Il lungo addio a Matthew Perry, indimenticabile Chandler di Friends morto il 28 ottobre scorso a 54 anni, continua a coinvolgere milioni di persone nel mondo, tra fan della serie e affezionati sostenitori di un uomo che non ha mai nascosto le sue fragilità e i suoi limiti, soprattutto negli anni del successo. Il saluto più sentito e commovente di questa ondata di cordoglio globale è stato quello dei colleghi di Friends i quali, scioccati dalla notizia della morte dell'amico, avevano atteso qualche ora prima di dichiarare, in un comunicato congiunto, il loro profondo dolore per la perdita di un membro della loro «grande famiglia». Jennifer Aniston, Courteney Cox, Matt LeBlanc, David Schwimmer e Lisa Kudrow hanno infine preso parte al saluto più doloroso, partecipando ai funerali di Matthew Perry che si sono svolti in forma privata a al Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles il 3 novembre.

Una cerimonia privatissima e blindata - non ci sono foto, né interviste o resoconti di chi ha partecipato ai funerali - proprio come voleva Perry, che a lungo, fino alla pubblicazione della sua biografia uscita nel 2022, ha raccontato l'abisso delle dipendenze, la solitudine e il disagio che lo hanno spesso accompagnato in questa discesa tormentata. Il suo sogno, come aveva detto in un'intervista nel podcast di Tom Power, era quello di essere ricordato non per «Friends, ma per le cose buone fatte nella mia vita». E proprio per onorare questa sua volontà, all'indomani della sua morte è nata la Matthew Perry Foundation, che aiuterà le persone vittime di dipendenze da alcol e droghe.

Non sono ancora chiare le cause del decesso, che saranno stabilite dall'autopsia già effettuata sul corpo dell'attore. Rimane, di Matthew Perry e del suo alter-ego Chandler, il ricordo commovente delle persone che lo hanno amato, degli amici e dei colleghi ancora increduli per la sua perdita. E quelli dei milioni di spettatori che hanno apprezzato la sua grande verve teatrale sul piccolo e sul grande schermo, che stanno continuando a dedicargli tributi e post celebrativi sui social, in una marea di memorie che non accenna a ritirarsi.