Sta facendo discutere il caso di Maria Sofia Federico, ex concorrente de Il Collegio che da diversi mesi sta combattendo una vera e propria battaglia femminista incentrata sul suo diritto a diventare una sex worker. Diciotto anni appena compiuti, Federico è stata recentemente volto della Rocco Siffredi Academy, si è distinta per le sue azioni animaliste e per le parole che spesso ha usato per descrivere il suo viaggio: vuole diventare una sex worker (iniziando da OnlyFans, dove ha già un profilo) e vuole che i diritti di chi lavora nell'industria del sesso vengano riconosciuti. Ora che ha compiuto la maggiore età, spartiacque legale, almeno in Italia, per compiere da soli le proprie scelte e affrancarsi dalla famiglia d'origine, vuole farlo senza imposizioni da parte dei suoi genitori, che in diverse occasioni si sono detti preoccupati delle ripercussioni di queste scelte sulla vita futura della figlia.

Nel corso della puntata de Le Iene del 10 ottobre, a una settimana dal lancio del suo primo film hard, Maria Sofia è stata invitata a parlare con due ex porno-attrici, Eva Henger e Luce Caponegro (in arte Selen), oltre che con Sara Tommasi, di com'è davvero entrare in questo mondo, senza sovrastrutture o giudizi. Il motto della ragazza sin dai tempi della sua partecipazione al Collegio è sempre stato quello di voler «cambiare il mondo» anche attraverso la battaglia per i diritti delle sex workers e soprattutto avvalendosi del diritto a poter fare ciò che desidera dato che ora è maggiorenne. La puntata delle Iene, oltre a essere un espediente televisivo macina ascolti, è servita ai genitori della ragazza per prendere tempo e convincerla a non pubblicare il film hard, a ripensare alla sua vita e al suo futuro. Maria Sofia ha risposto che impedirle di proseguire è « una violenza, ho 18 anni e devo poter fare quello che voglio». Dei genitori ha detto che «stati molto apprensivi, ma emotivamente assenti come se mi avessero chiuso in una campana di vetro». Se non le sarà concesso di proseguire sulla sua strada, ha continuato Federico, «si lascerà morire».

Nel prendere tempo prima del lancio del suo film hard, un po' per dinamiche televisive e un po' per questioni familiari, Maria Sofia Federico sembra essere rimasta nel limbo di chi vorrebbe spiccare il volo ma non si sente del tutto pronta a farlo con le sue gambe, anche se è sicura della sua posizione.

L'età delle scelte

La posizione di Maria Sofia Federico, al netto delle scelte che prenderà e delle sue battaglie sociali (che sono personali e dunque ingiudicabili), apre un dibattito: i 18 anni sono l'età legale designata in Italia per poter procedere da soli, ma non sempre l'anagrafica corrisponde a una maturità effettiva, dato che quest'ultima dipende da una miriade di fattori socio-psicologici e anche ambientali, dunque non direttamente legati all'individuo ma al modo in cui è stato cresciuto o agli ambienti che frequenta. Oppure, al contrario, e sempre per gli stessi motivi variegati che dicevamo sopra, si può essere capaci di prendere le proprie decisioni senza il supporto degli adulti anche prima dei 18 anni. Infine, le cose della vita possono portare a dover decidere per sé anche quando non lo si vorrebbe, quando si sogna l'aiuto dei grandi ma, per varie circostanze spesso slegate dalla volontà del singolo, non lo si può avere.

Ridurre l'età delle scelte a un numero, insomma, ha ancora senso? Siamo così sicuri che allo scoccare dei 18 anni si sia maturi abbastanza per iniziare un cammino che, indipendentemente dal grado di felicità, sicurezza e soddisfazione provato nell'intraprenderlo, avrà senz'altro dei riverberi su chi saremo nel futuro? La questione è aperta.