Il 14 febbraio è arrivato in sala il nuovo film della Sony Madame Web, franchise creato dalla casa di produzione che fa parte dello Spider-Man Universe. Gli amanti del genere attendevano con ansia l'uscita della pellicola, annunciata già nel 2019, anche perché la sua protagonista principale è Dakota Johnson; nel cast c'è anche Sydney Sweeney, uno dei talenti più ambiti della scena hollywoodiana del momento. Insomma, la combo supereroi e cast d'eccellenza ha trasformato l'uscita di Madame Web in un vero e proprio evento.

Peccato, però, che l'arrivo della pellicola in sala sia stato anticipato da una promozione parecchio controversa: la teoria che ha contribuito ad affondare il film al botteghino - i primi giorni dopo l'uscita sono stati deludenti dal punto di vista degli incassi, che di solito premiano i film della Sony e della Marvel dedicati ai supereroi: nel primo weekend in sala Madame Web ha guadagnato "solo" 50 milioni di dollari a fronte di 75 milioni spesi in produzione - spinge sull'idea che sia stata proprio Dakota Johnson ad affondare il suo film.

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Impegnate con il tour promozionale in giro per il mondo alla vigilia dell'uscita, Johnson, Sweeney e le altre attrici del cast sono state colte in diverse occasioni in forte imbarazzo rispetto alle scene della pellicola, alla sua realizzazione e alla resa finale. Almeno, questo è ciò che pensa una fitta schiera di complottisti su TikTok e su Reddit, dove sono nate e fiorite diverse teorie sul fatto che Dakota Johnson si vergogni di Madame Web, che odi il suo film e che, soprattutto, sia stata truffata in fase di firma del contratto: l'attrice, infatti, avrebbe accettato l'offerta credendo si trattasse di un film della Marvel. Dakota, inoltre, ha ammesso di non aver proprio visto il film - ha detto di farlo con tutti i suoi lavori per salvare il suo benessere mentale - e ha risposto ad alcune domande sul futuro della saga con un no decisamente perentorio.

Intorno alle facce annoiate e alle risposte secche di Dakota Johnson rispetto al suo film sono nati centinaia di meme: oggi l'attrice fa concorrenza al collega Cillian Murphy, noto per la sua insofferenza per tutto ciò che riguarda la promozione dei suoi lavori, in fatto di espressioni tormentate davanti alle domande dei giornalisti. Non ha aiutato che la figlia di Don Johnson e Melanie Griffith, che ormai è a sua volta una star di lungo corso, non si sia minimamente impegnata a rendere convincente né il film né la sua partecipazione alla produzione: in un'intervista ha definito l'esperienza di lavorare in bluescreen «psicotica» e sul suo profilo Instagram compaiono pochissimi post promozionali a supporto. Dakota non ha provato neanche a nascondere la sua avversione per i film a tema supereroi e in un'altra occasione ha affermato, con la sua solita ironia, di aver visto solo «il 4% di tutta la produzione Marvel e Sony».

Altro nodo: il cambio di agenzia - Johnson è passata dalla WME alla CAA - a una settimana dal lancio del primo trailer del film a novembre. Un segnale evidente, stando alla narrativa che la vuole imbarazzata dal suo stesso film, del fatto che Dakota sia stata truffata dai suoi manager alla firma del contratto: convinta di entrare a far parte di un blockbuster Marvel, sarebbe in realtà finita a recitare in una pellicola di un film minore dell'universo creato da Sony per l'Uomo Ragno. Come affermato dalla stessa attrice, dopo la firma lo script del film ha subito pesanti variazioni, dettaglio che Dakota ha fatto notare senza particolari peli sulla lingua in diverse interviste. Le recensioni di Madame Web, sia quelle nostrane che internazionali, non hanno premiato la resa finale della pellicola: per molti critici il fatto che l'attrice principale non abbia mostrato entusiasmo per il film è il principale indiziato di questo flop.

Non è la prima volta che un attore affossa un suo lavoro, soprattutto se questo devia dal percorso iniziale. Ma, come ha fatto notare l'Hollywood Reporter US, una volta dentro il progetto, per questioni contrattuali la star non può certo rifiutarsi di fare promozione. Attività, questa, che la maggior parte degli attori detesta. Promuovere un film di questo calibro significa girare i cinque continenti in un tour de force serratissimo, rispondendo ai giornalisti, calcando red carpet, partecipando alle prime e prestandosi a interviste di ogni sorta. Esistono, ovviamente, lavori peggiori, ma tra le star di Hollywood pare circoli una grande insofferenza nei confronti dei press tour: Dakota Johnson, rispettando questo cliché, con Madame Web starebbe mostrando il suo disinteresse per tutto ciò che ruota intorno alla produzione del film, non per il film stesso. Appare anche improbabile che l'attrice, che lavora nell'industria cinematografica da anni, si sia lasciata truffare dalla sua agenzia, poi cambiata in corsa, alla firma del contratto. Insomma, se Dakota Johnson appare fortemente annoiata dalle interviste sul film, probabilmente lo è davvero: a riguardare le conversazioni avute con i giornalisti su altri progetti ben più acclamati e meno controversi, il suo atteggiamento appare sempre identico. La sua ironia e il suo senso dell'umorismo, spesso giocato sul nonsense, non aiutano a capire quando l'attrice sta parlando sul serio: il più delle volte pare prendere in giro il suo interlocutore e probabilmente è proprio così. Insomma, il mood #DakotaJohnsondoesntcare, questo l'hashtag che ha preso piede sui social intorno alla vicenda, sarebbe uno stile di vita più che un'antipatia per Madame Web.