La trilogia dei film di 50 Sfumature è stata un successo mondiale la cui popolarità ha portato sotto le luci della ribalta due attori allora pseudo-sconosciuti quali Dakota Johnson (figlia di Don Johnson e Melanie Griffith) Jamie Dornan, oggi entrati di diritto nel firmamento di Hollywood. Una pellicola non proprio facile da realizzare quella ispirata ai libri di EL James soprattutto per quanto riguarda la composizione del cast e, in particolar modo, la scelta degli attori che avrebbero dato vita ai ruoli dei due protagonisti: ovvero Anastasia Steele e Christian Grey, le cui performance erotiche avrebbero fatto fuggire a gambe levate più di una star che oggi, vedendo quanto le pellicole di 50 Sfumature Di Nero, 50 Sfumature Di Grigio e 50 Sfumature Di Rosso siano state apprezzate dal pubblico, si staranno mangiando le mani per non aver voluto mostrare un po’ di pelle in più a favore di telecamera.

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Una paura questa che non ha impedito a Dakota di trasformandosi nella timida ma fantasiosa Anastasia, un ruolo questo che l’ha resa famosa in tutto il mondo e che non ha alcuna intenzione di rinnegare. «Sento di non essere stata etichettata per questo ruolo», ha detto la 32enne oggi fidanzata con il cantante del Coldplay Chris Martin (ex marito di Gwynet Paltrow, attrice con la quale Dakota ha presenziato all'evento Gucci Love Parade). «Immagino che dopo quel film sarei potuta andare in una certa direzione ma non era quello che mi interessava» ha spiegato l’attrice, la cui decisione di prendere parte ai film di 50 Sfumature è arrivata solo dopo un’accurata valutazione: «Faccio molta attenzione che la sceneggiatura e le persone coinvolte nel progetto siano fantastiche», ha continuato.

Per Dakota Johnson quello che dicono o pensano gli altri poco importa, poiché solo lei è in grado di sapere ciò che è giusto per la sua carriera, come nel caso dei film con Dornan, il cui progetto è stato tenuto segreto fino a quando Dakota non ha ricevuto la chiamata in cui le dicevano che era stata scelta. A quel punto l’attrice oggi 32enne è stata travolta da innumerevoli dubbi: «Ricordo di aver parlato con Emily Blunt e le ho detto “Devo fare questa trilogia?". Perché voglio avere una carriera davvero speciale e voglio fare un certo tipo di film, ma questo cambierà le cose». Timori più che comprensibili quelli della 32enne che, per la prima volta, era stata ingaggiata per un ruolo importante che le avrebbe stravolto la vita portandola sui red carpet di tutto il mondo, là dove mamma e papà sfilavano da decenni.

Per fortuna a convincere la fidanzata di Chris Martin ci ha pensato la Blunt, le cui parole hanno dato alla collega la carica e la fiducia di cui aveva bisogno e che oggi le fanno dire «Non ho rimpianti», riferendosi alla sua presenza nella trilogia erotica di 50 Sfumature. Un consiglio più che azzeccato quello di Emily visto che la carriera di Dakota ha letteralmente preso il volo da quel momento in poi, dandole la possibilità di scegliere i ruoli a lei più congeniali, costruendosi film dopo film quella “carriera speciale” di cui parlava un tempo e che oggi la vede protagonista di The Lost Daughter, un dramma psicologico scritto e diretto da Maggie Gyllenhaal che approderà su Netflix il 31 dicembre 2021.

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