Il nuovo processo tra Amber Heard e Johnny Depp non s’ha da fare. Il ricorso da parte di Amber per annullare la sentenza di diffamazione, alla fine persa, è stato respinto da un nuovo giudice. Secondo le nuove dichiarazioni, Heard dovrà pagare 10 mila dollari di risarcimento all’ex marito a causa dell’articolo che l’attrice aveva scritto per il Washington Post nel 2018, dove si parlava del protagonista di Pirati dei Caraibi come di un uomo violento.

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La scorsa settimana gli avvocati di Amber Heard avevano presentato una mozione di annullamento in tribunale a causa di un presunto errore giudiziario: secondo la difesa di Heard, i tra i giurati del processo Amber-Depp ci sarebbe stato un uomo che in realtà non era stato chiamato originariamente a far parte della giuria.

Un cavillo burocratico che avrebbe permesso all'ex fidanzata di Elon Musk di avere un secondo processo e quindi, di conseguenza, un'ulteriore possibilità per provare a convincere la giuria di non aver mai voluto diffamare Johnny Depp all’interno del suo editoriale, dove Amber effettivamente non aveva mai menzionato apertamente l'attore. Nonostante questo, però, i riferimenti a Johnny sembravano essere piuttosto evidenti, soprattutto dopo le accuse di abusi successive alla richiesta di divorzio avvenuta nel 2016.

«La corte non può presumere, come chiede il signor Depp, che il servizio apparentemente improprio del giurato 15 sia stato un errore innocente. Potrebbe essere stato un tentativo intenzionale di far parte della giuria di un caso di alto profilo», hanno scritto gli avvocati di Amber all’interno del loro ricorso, poi respinto dal giudice Penney Azcarate. Proprio lui ha asserito che la questione della giuria resta irrilevante ai fini del processo e che Amber Heard (il cui destino in Aquaman 2 è ancora appeso a un filo) non può dimostrare in alcun modo che il nuovo giurato fosse prevenuto nei suoi confronti.

«L'uomo è stato esaminato, si è seduto tra la giuria, ha deliberato e ha raggiunto un verdetto», ha affermato Azcarate all’interno della sua replica rivolta ai legali della star di The Rum Diary, pellicola che ha dato il via alla relazione tra Johnny Depp e Amber Heard. «L'unica prova davanti a questa corte è che il giurato, e tutti gli altri, hanno seguito i loro giuramenti, le istruzioni della Corte e gli ordini. Questo tribunale è vincolato dalla decisione competente della giuria».