Ci sono pochi dubbi sul fatto che Bridgerton 3 sarà la stagione di Penelope Faetherington. Da personaggio secondario - poi non così tanto, visto che nella serie di Shonda Rhimes la dolce e timida Pen è la pettegola e sagace Lady Whistledown - diventerà infatti protagonista assoluta insieme a Colin Bridgerton che, dopo anni di inconsapevolezza, finalmente si accorge dell'amica d'infanzia e se ne innamora. Nicola Coughlan, che è Penelope sin dalla prima stagione di Bridgerton, ha raccontato in una lunga lettera scritta di suo pugno per Harper's Bazaar UK di essere ancora «stupefatta all'idea di essere il personaggio centrale di una serie romantica». E non perché si senta inadatta per il ruolo, ma perché da bambina sognava di essere altro, non la damigella sognante «rintanata in un angolo» che Penny è stata per le prime due stagioni. Che questo sia il momento di Coughlan, 37 anni, nata e cresciuta in Irlanda e già nota al pubblico per il suo ruolo nella serie Derry Girls, non ci sono dubbi. Ma l'attrice, che ha una lunga gavetta alle spalle e il peso dei giudizi sul suo corpo che spesso le hanno appicciato addosso, questo momento d'oro vuole viverlo a modo suo.

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«Quando mi guardo indietro», ha scritto nella lettera, «è difficile pensare a quante cose siano cambiate. Nel 2017 lavoravo part time in un negozio di ottica, a 30 vivevo ancora con i miei e non sapevo se la mia carriera da attrice sarebbe mai decollata. Ora, nel 2024, sto per iniziare un press tour globale per presentare uno degli show più grandi di Netflix. La cosa divertente è che non mi sento diversa dalla ragazza che ero, sono sempre la stessa».

«La fama non arriva con un manuale di istruzioni», ha continuato Coughlan «ma l'unica cosa che ho capito è che devo tenere separata la mia vita privata da quella pubblica. Lo scrutinio è continuo. Lasciare Twitter è stata la cosa più vicina a lasciare un culto che ho fatto nella mia vita».

Nicola Coughlan, che nella terza stagione di Bridgerton - la prima parte arriverà su Netflix il 16 maggio, la seconda il 13 giugno - avrà accanto il collega Luke Newton, ha anche raccontato ironicamente cosa hanno significato per lei le domande sulla taglia che si è vista fare negli anni come se l'aspetto esteriore la definisse più del lavoro che fa. «Mi viene chiesto di continuo del mio corpo ma non riesco a rispondere altro che: 'Per favore, concentratevi su quello che faccio, non su come sono'».

Pronta a prendersi la scena, Nicola Coughlan ha chiuso il suo racconto con un'ode a se stessa contro ogni sindrome dell'impostore: «Sì, la fama mi terrorizza, lo scrutinio, le opinioni e gli occhi delle persone su di me. Ma, alla fine dei conti, la cosa che mi fa essere felice di uscire dall'ombra, anche se mi spaventa, è che sono orgogliosa del lavoro che ho fatto, delle persone con cui ho lavorato e degli show che ho realizzato. Spero di mostrare al mondo che, come me, tutti almeno una volta nella vita possono lasciare il loro angolino e conquistarsi il palco».