Ospite della terza serata alla Mostra del Cinema di Venezia, l'attivista e scrittrice Giorgia Soleri è tornata al Lido dopo il primo red carpet dell'anno scorso (sui social nei giorni scorsi ha ricondiviso le foto del 2022).

Qualche storia per commentare le temperature ancora estive di Venezia, il look già pronto per il tappeto rosso («Oggi si realizza un sogno. Fitting da @vivienwestwood per Venezia. La me 13enne si sta sentendo male dalla felicità»), l'autrice di La signorina nessuno è passata anche al Dopocinema di Cosmopolitan, la rassegna di talk con i personaggi della Mostra.

«Venezia è una grandissima vetrina, sono felice di essere qui. Lo racconterò ai nipoti dei miei gatti visto che non voglio figli», ha detto Giorgia Soleri dai divanetti del Reef al The Bains, lanciando subito la prima dichiarazione forte della giornata. «Finalmente in questi ultimi anni le donne si stanno liberando dalla responsabilità della maternità. Sono cresciuta pensando che prima o poi sarei diventata madre, facendo meccanicamente una serie di cose come la depilazione. Poi a un certo punto», ha spiegato Giorgia «mi sono chiesta perché pensavo queste cose. Io non desidero diventare mamma, tutti dicono che potrei cambiare idea ma secondo me va rispettato il desiderio nel momento. Poi nella vita mai dire mai». Soleri tira in ballo la fine della sua storia con Damiano dei Måneskin: «Quando è finita la mia relazione mi sono sentita dire che a 27 anni era difficile. Ma ho una vita davanti e ricordiamoci che non esistiamo solo per sfornare figli, uno dietro l’altro». L'attivismo è l'impegno quotidiano che Giorgia Soleri porta avanti esponendosi in prima persona: «Le battaglie personali diventano universali, come la scelta di fare il red carpet non depilata. La mia storia era ironica e invece è diventata un po’ un caso, come sempre nelle mie foto». Giorgia torna sul tema della procreazione: «Non faccio attivismo sul tema della maternità ma ne parlo perché il personale è politico, compiere un atto che riguarda la propria persona è sempre un atto politico. Il mio impegno invece, quello che mi tocca personalmente, è il riconoscimento delle malattie invisibili prettamente femminili: durante il primo periodo spendevo 1.600 euro di terapie al mese. Quante persone se lo possono permettere?». Un osservatorio privilegiato quello della scrittrice che si batte per il gender gap: «C’è voglia di riconoscimento in tutti sensi: della nostra voce, della nostra competenza all’interno di una società che si dice inclusiva ma che ci esclude di fatto. Le donne vanno meglio a scuola, si laureano presto ma quando arrivano nel mondo del lavoro scompaiono. Le ragazze per fortuna hanno voglia di fare le cose a modo loro e di non piegarsi più, e ci sono anche tanti ragazzi pronti a mettere in dubbio il patriarcato, la mascolinità tossica con la voglia di fare qualcosa per mettere il loro privilegio a disposizione di tutte». Infine un pensiero sul futuro: «Faccio fatica a essere esposta, da un lato è meraviglioso ma c’è una parte più buia, nell’ombra. Penso che inizierò a stare più dietro le quinte, a scrivere, a far parlare la Giorgia interiore».

Cos'è il Dopocinema di Cosmo?

Ogni sera dalle 18:00, dal 30 agosto all'8 settembre, salutiamo l'estate sotto le stelle celebrando i film in concorso e molto altro, con quello che di incantevole il cinema offre tra talk e interviste ad alcuni dei protagonisti del mondo dello spettacolo, a pochi passi dal red carpet. Per parlare di quanto accade dentro e fuori dalle sale di proiezione. Inserito all'interno del format di eventi, The Place (che ha già visto la presenza del brand a Sanremo 2023 e al Fuorisalone di Milano), l'appuntamento è al Reef Beach Bar, storico stabilimento dell'Hotel Des Bains al Lido di Venezia.

L'ingresso è libero.