Alessandro Borghi e la compagna Irene Forti sono diventati genitori. L’annuncio è stato dato dall’attore del Sole di mezzanotte durante un’intervista con The Hollywood Reporter Italia, al quale Borghi ha rivelato di essere diventato papà per la prima volta da circa un mese sebbene fino a oggi nessuno avesse mai sospettato dell’avvenuta nascita del figlio di Alessandro, Heima.

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«Sto molto bene. È arrivata questa cosa nella nostra vita che ci fa dormire poco, però ci costringe a farci un sacco di domande a me e Irene», ha detto il protagonista del film Le otto montagne (nel cui cast compare anche Luca Marinelli), tra i pochi italiani a calcare il red carpet del Met Gala 2023 insieme al tennista Alessandro Berrettini e al regista-fotografo Francesco Carrozzini.

«Quando ho visto mio figlio per la prima volta è come se ci fossimo riconosciuti, è come se mi avesse guardato e mi avesse detto “Ah, allora sei tu mio padre eh!”», ha proseguito il 36enne visto nella serie tv Suburra, da sempre ben poco avvezzo a raccontare la propria vita privata in pubblico (sebbene di recente Alessandro Borghi abbia ricordato di avere la sindrome di tourette).

«Quando aspetti un bambino tutte le persone che conosci e che hanno già avuto un bambino vogliono darti dei consigli, farti vedere il loro punto di vista, quindi iniziano a dire cose tipo “No sai è l'amore più grande della tua vita", tutte cose che si potevano immaginare a prescindere», ha ironizzato Borghi prima di rivelare il significato del nome Heima.

«Io e Irene abbiamo scoperto di essere appassionati di montagna insieme e, per fortuna, abbiamo condiviso sin da subito questi viaggi al freddo, queste camminate lunghe, e tra questi c'è stato un viaggio in Islanda», ha spiegato Alessandro Borghi (al cinema con il film Delta) prima di aggiungere: «La nostra guida era un uomo molto dolce e molto gentile che un giorno ci ha raccontato questa cosa. Noi eravamo su una strada dove a sinistra c'era il temporale e a destra il sole, e lui si è girato e ci ha detto che loro usano una parola per dire che si è a casa e allo stesso tempo nel mondo: si dice heima. Io ci ho pensato un po’ su e la sera, tornando a casa, ho detto a Irene “Ma sai che è un nome bellissimo da dare a una persona?».