«La vita è costruirsi giorno dopo giorno. Io mi sento una casa in costruzione». Inizia così il discorso di Noemi all'inaugurazione di #CosmoIAM, davanti a un pubblico di tutte le età, fatto di studenti, fan e visitatori della nuova mostra evento di Cosmopolitan.

«Io spero di essere sempre me stessa e di non perdere la mia identità che poi è il tema di oggi, cambiano le mode, ma l’essenza non deve mai spegnersi. Dobbiamo mantenere sempre la quella fiamma strong, è una voce dentro che ci racconta qual è la strada giusta», ha continuato rispondendo alle domande della direttrice di Cosmopolitan, Lavinia Farnese. «Un'altra cosa importante? Che da soli non si va da nessuna parte. Mi è capitato di tirare fuori molta rabbia e cattiveria, ma se tu hai accanto quel complice che ti dice senti, aggiustati, è più facile. Da soli tutto non si può fare», ha aggiunto la cantante, parlando di identità e cambiamento.

Ma per corrisponderci, anche quando si cambia, ci vuole un modo da seguire? Cosa significa stare dentro a un cambiamento? «Significa viverlo. Stare dentro a un cambiamento è tosta, siamo sempre molto affezionati agli errori, alle abitudini che ci identificano. Ma non bisogna avere paura del cambiamento, quella vertigine con cui semplicemente sposti il focus della tua esistenza. Non bisogna avere paura del momento di smarrimento. Li, in quel momento, ho capito cosa volevo fare perché mi sono lasciata portare da un'altra parte».

Veronica Scopelliti, alias Noemi, è una delle cantanti italiane più apprezzate in questi ultimi anni, vantando tra l'altro numerose presenze al Festival di Sanremo e il ruolo da giudice di X-Factor. Conosciuta dal grande pubblico proprio per aver partecipato al talent musicale nel 2009, ha conquistato i fan grazie al suo timbro versatile e al suo carisma, soprattutto, alla capacità di accettarsi per la persona che era, di amarsi, anche cambiare e riconoscersi in un dinamismo costante e rivoluzionario.

Di questo bisogno e altro ha parlato con noi a #CosmoIAM, il censimento sulla generazione Z e sull'identità che dal 2 al 5 marzo 2023 ha visto le opere degli studenti provenienti dalle più prestigiose Accademie e Università italiane che hanno aderito al progetto, esposte in un contesto unico, la Fabbrica del Vapore, con il Patrocinio del Comune di Milano.

Più di 130 le creatività proposte ed esposte: dalla ricerca etimologica della parola Identità, per toccare con scatti il corpo, le cicatrici, la sessualità e/o sensualità, mettere in luce le paure e urlare una lotta – intestina e frenante – contro le aspettative. Abbiamo sentito poi urlare la spinta all’affermazione, seppur dentro una riconosciuta e in parte accettata fragilità del non comprendersi fino in fondo. C’è un altro tema ricorrente e dirompente, il cambiamento inteso come meta, quasi più che come percorso. Argomenti affrontati ogni giorno con talk e ospiti d'eccezione, per parlare di identità in divenire nel periodo delle scelte.