«Oggi il giornalista è chi ha l’intuizione di raccontare storie», inizia così Francesco Oggiano, giornalista e conduttore, ospite di CosmoIAm.

Esperto di digital e di mondo online, Francesco nel corso della sua carriera ha scritto il suo personale curriculum dei fallimenti e qui ci spiega perché dovremmo farlo tutti: «Consiglio di farlo perché ti dà la possibilità di mettere in fila i tuoi errori e rimette tutto sotto la giusta luce». Oggi la Gen Z si trova a dover scegliere in un mare di possibilità, la pressione è forte: «Il mondo è competitivo», continua Oggiano, «Sta a noi scegliere con chi e quanto essere competitivi. In mezzo faremo una marea di errori, insuccessi».

Il mio primo fallimento: «Camminare sull’acqua con i braccioli sui piedi, avevo sei anni. Stavo affogando, mi ha salvato mio padre. Ma ogni fallimento è una storia. I fallimenti ci sono, hanno il valore che hanno, e rendono il cv interessante».

I social oggi: «Amplificano tutto e amplificano anche la nostra ricerca, ma siamo noi a tenere il pallino in mano. E sto vedendo sempre più persone mostrare la propria fragilità sui social, e non si è mai parlato così tanto di salute mentale. Sui social ognuno di noi può cercare quello che vuole, ciò di cui ha bisogno».

La domanda che mi fanno più spesso: «Come capire cosa fare nella via. Ovviamente io non posso dare risposto o soluzioni, ma dico: tra i 20 e i 25 scegliete quale dev'essere il vostro sacrificio e portatelo avanti. Come scegli il tuo sacrificio? Con il giusto mix tra talento, passione e convenienza».

Giornalista, conduttore televisivo e podcaster, Francesco Oggiano è stato ospite di #CosmoIAM, dove ha parlato di identità in relazione al mondo dei social, provando a dare una risposta ad alcune domande: «Come si rapporta il nostro sé più autentico all'utilizzo dei device? Possono farci sentire meno soli?».

Di social e società hanno parlato con noi a #CosmoIAM, il censimento sulla generazione Z sull'identità, che dal 2 al 5 marzo 2023 ha visto le opere degli studenti provenienti dalle più prestigiose Accademie e Università italiane che hanno aderito al progetto, esposte in un contesto unico, la Fabbrica del Vapore, con il Patrocinio del Comune di Milano.

Più di 130 le creatività proposte ed esposte: dalla ricerca etimologica della parola Identità, per toccare con scatti il corpo, le cicatrici, la sessualità e/o sensualità, mettere in luce le paure e urlare una lotta – intestina e frenante – contro le aspettative. Abbiamo sentito poi urlare la spinta all’affermazione, seppur dentro una riconosciuta e in parte accettata fragilità del non comprendersi fino in fondo. C’è un altro tema ricorrente e dirompente, il cambiamento inteso come meta, quasi più che come percorso. Argomenti affrontati ogni giorno con talk e ospiti d'eccezione, per parlare di identità in divenire nel periodo delle scelte.