Lo stupore beatamente stordisce e insieme appaga. Fa il viso felice e fa riflettere. Ha un po’ questi tratti il sapore di ciò che accade aprendo ed entrando nel mondo di #CosmoIAm: progetto costruito con gli studenti di alcune tra le più prestigiose realtà accademiche italiane chiedendo loro di rispondere con gli strumenti della loro formazione – video, illustrazioni, fotografie e racconti – alla domanda delle domande “Chi sono? Chi voglio essere?”.

locandina cosmo i ampinterest
ABC
La locandina dell’evento

Progetto (ne avevamo parlato qui per la prima volta) che è diventato una mostra (2-5 marzo 2023) patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano. Un’esposizione, ma ancora di più un’esperienza dentro uno dei luoghi simbolo per l’arte della città, La Fabbrica del Vapore. «Un censimento emotivo e narrativo della giovinezza», commenta la direttrice di Cosmopolitan, Lavinia Farnese. «Un puzzle articolato e non prevedibile di risposte, curiosità, spunti, ambizioni, interrogativi, prese di posizione, indecisioni sul tema che presto o tardi tocca tutti – e lo fa soprattutto nell’età della formazione – quello dell’identità».

Il tutto grazie al supporto dei partner che hanno permesso la realizzazione del progetto, sposando i valori di Cosmopolitan e del percorso intrapreso con le università, le accademie e i loro studenti.

Cosmo I Am: dai numeri di Cosmopolitan in edicola
cosmo i am selezione giornale comsopolitan

Avevamo il desiderio di uscire dalla generalizzazione stereotipata della “Generazione Z”. Chi sono per davvero? Cosa desiderano? E desiderano ancora, nelle loro intime individualità? Se desiderano? Sì, lo fanno. Dentro un conflitto tra il timore della demoralizzazione e la tensione ad attraversare appieno, profondamente, tutti i colori del vivere.

Più di 130 le creatività proposte ed esposte: dalla ricerca etimologica della parola Identità, per toccare con scatti il corpo, le cicatrici, la sessualità e/o sensualità, mettere in luce le paure e urlare una lotta – intestina e frenante – contro le aspettative. Abbiamo sentito poi urlare la spinta all’affermazione, seppur dentro una riconosciuta e in parte accettata fragilità del non comprendersi fino in fondo. C’è un altro tema ricorrente e dirompente, il cambiamento inteso come meta, quasi più che come percorso. Un divenire frutto della trasformazione.

Alcune delle opere esposte in mostra
cosmo i am lavori fabbrica del vapore

Sentita come necessaria. C’è spazio per la tenerezza verso la propria infanzia e la costruzione di sé, una pudica dolcezza di certi “maschi” in divenire, meno giudicanti nei confronti di sé stessi delle ragazze. C’è spazio anche per l’incontro confronto con la malattia, l’evento avverso che si fa più forte laddove ti tocca, da vicino, a vent’anni, oppure che costringe – quando colpisce i cari – al darsi risposte che mai si sarebbero volute. Accettare l’inaccettabile. C’è voglia, tanta di futuro, nel dubbio di saperci stare, di essere professionisti consapevoli, competenti, insieme a una trama fitta di fastidio e consapevolezza di essere immersi in un percepito social lontano dal vero Io. Come uscirne e se uscirne resta un interrogativo. Collettivo. Globale. C’è una beata ingenuità, sana, anche nel porsi. Troviamo una coscienza civile risvegliata – sostenibilità, diritti e lotta alla discriminazioni, aborto – con un pensiero all’azione. Che contiene anche una parte di rabbia.

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L’accettazione dei “difetti” del proprio corpo si fa percorso evolutivo, incontro dentro una ricerca di autenticità. Complessa. Non scontata. #CosmoIAm, come un caleidoscopio, ha attratto e coinvolto anche tanti talent che si sono messi in gioco rispondendo al “Chi sono e come sono diventato chi volevo essere”. Da Emma Marrone a Michele Bravi. Che infondo siamo tutti alla ricerca di noi stessi e di quel po’ di felicità chiamata corrispondenza. Nel mezzo, «che cazzo di paura del futuro» (Lucia Dominici, Ied Milano).

preview for #CosmoIAm: i video degli studenti



Il podcast con la voce di Cristiana Capotondi

«Chiudete gli occhi per un istante e provate voi, ora, a domandarvi “Chi sono? Chi voglio essere?”. Quante infinite risposte potreste vedere nascere? O ancora quanto timore di rispondervi, per davvero. E quanta confusione forse? La voce narrante è la mia: sono Cristiana Capotondi e sono felice di questo viaggio insieme nel cuore dell’identità».

Così si apre il podcast scritto da Erika Brenna, curatrice del progetto #CosmoIAm, e interpretato da Cristiana Capotondi, che ha dato voce ai pensieri degli studenti, alle loro opere, ai loro testi. Un'audioguida disponibile dal 2 marzo su Spotify, necessaria per immergersi nelle domande e nelle sfide che si pone la Generazione Z, e per accompagnare i visitatori all'interno degli spazi espositivi della Fabbrica del Vapore, in un'esperienza totalmente immersiva. Perchè #CosmoIAm continui, anche dopo la mostra.

*Erika Brenna, produttore creativo, è la curatrice di questo progetto-mostra


IL PALINSESTO, in aggiornamento

I talk si svolgeranno intorno al tema dell'identità, declinato sulle parole chiave sono emerse dai lavori esposti degli studenti coinvolgi nel progetto.

2 marzo

  • Opening della mostra alle ore 17:30 con Noemi.

3 marzo

Dalle 16 alle 19, in ordine:

  • Alfa, sulla paura.
  • Muriel, sulla moda e sul corpo.
  • Valeria Montebello, sulle relazioni.
  • Azalina, sulla sessualità.
  • Lodovica Comello, sulla maternità.
  • Giorgia Surina, sul confronto generazionale.

4 marzo

Dalle 16 alle 19, in ordine:

  • Giulia Valentina, sull'identità online.
  • Cecilia Cantarano, sul saper ridere di sé.
  • Tommaso Zorzi e Nada Loffredi, sulle relazioni nell'età delle scelte.
  • Le Italienne ed Ethan Lara, sulla bellezza consapevole.
  • Mr. Rain, sulla fragilità.
  • Francesca Noè e Agie Zhou, sul cibo come strumento identitario e ponte fra culture.

5 marzo

Dalle 16 alle 19, in ordine:

  • Giulia Lineette, sulla rappresentazione di sé.
  • Andrea Pezzi, sull’ “io sono”.
  • Francesco Oggiano, sulle pressioni sociali, i fallimenti e sul ruolo dei social.
  • Monica Calcagni, sull'intimità.
  • Chiara Galiazzo, sull'importanza dei percorsi.
  • Giovanni Caccamo, sulla gratitudine.

Grazie alle università che hanno partecipato al progetto:

Accademia Costume & Moda

Accademia di Belle Arti di Bari

Accademia del Lusso

Alma Mater Studiorum Università di Bologna

IED, Istituto Europeo di Design

Istituto Marangoni Milano - The School of Fashion

Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM

NABA, Nuova Accademia di Belle Arti

RUFA - Rome University of Fine Arts

Scuola del Design, Politecnico di Milano

Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli

Università La Sapienza di Roma


PARTNER

Partner automotive: DS3 Automobiles

    Fashion Partner: Uniqlo

    Sponsor: Meclon Lenex

    Design partner: Westwing

    In collaborazione con Warner Bros. Discovery