Terminata la relazione con Vito Coppola, conosciuto all'interno del programma Ballando con le stelle nel 2021, la cantante Arisa ha ripreso in mano la propria vita dedicandosi soprattutto all’amore per sé stessa e alla felicità.

Dopo aver cercato per anni e anni di diventare ciò che gli altri volevano fosse, la cantante di “La notte” sembra aver finalmente ritrovato la propria essenza, anche se l’ha portata ad affrontare un viaggio interiore non sempre facilissimo. È anche di questo che ha parlato a Le Iene Arisa durante il suo toccante monologo nel quale l’artista ha svelato il desiderio di un mondo migliore dove la bontà rappresenti un valore aggiunto e non un difetto.

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«Fino all'ultimo pensavo di non farcela a essere qui, perché mi vergogno sempre un po' di quello che sono e di quello che faccio. Mi sono chiesta: a chi interesserà di me, di quello che racconto o di quello che provo io?», ha esordito Arisa, vincitrice di Sanremo nel 2014 con il brano “Controvento” e nel 2009 nella categoria Proposte con “Sincerità”.

«Poi però, ho pensato che, in fondo, io credo nel mio punto di vista, che ha già 40 anni ed è figlio delle persone che amo di più al mondo, del cielo della Basilicata, della terra incastrata sotto le unghie, di tante offese mai rese e di troppi no. Ma anche di premi inaspettati, di sorrisi non dovuti, dell’amore semplice, quello più puro», ha proseguito la cantante che nel corso della sua carriera ha vissuto mille trasformazioni interiori ed esteriori, riuscendo però a rimanere sempre e comunque fedele a sé stessa.

«Fin da bambina sono stata attratta da chi cerca di fare star bene gli altri. Sognavo di essere luminosa come Papa Giovanni Paolo II e di cantare canzoni come “Heal the world” di Michael Jackson, che incita ognuno di noi a rendere il mondo un posto migliore per tutta la razza umana. Quando mi dicevano che non ce l’avrei fatta io non rispondevo nulla, mi chiudevo in camera a pensare più forte, ad architettare la mia luce, e alla fine sono riuscita a brillare per davvero. E quando canto è sempre per la pace e per diffondere amore: mi piace che le persone si sentano accettate con la mia musica», ha proseguito Arisa davanti ai microfoni delle Iene parlando delle tante, troppe volte in cui si è sentita derisa, emarginata o denigrata per il proprio modo di vestire, di parlare o di mostrarsi sui social.

«Essere buoni non è un precetto religioso o una roba da sfigati, ma una scelta consapevole. E la consapevolezza è la cosa più sexy che ci sia. Quando qualcuno mi fa del male, anche se una lacrima mi resta dentro, mi rifiuto di credere che sia fatto apposta, per vocazione. Per questo allontano, ma non odio mai, mi chiedo sempre il perché prendendomi anche metà della colpa. Tutti noi, nel bene e nel male, siamo la conseguenza di qualcosa o di qualcuno, è la comprensione che fa la differenza», ha affermato Arisa, che nel talent show Amici (tra i cui allievi compare anche Angelina Mango, figlia del compianto Mango) ricopre il ruolo di insegnante di canto.

«Cercare sempre di agire per il bene, essendo orgogliosi di sé stessi, potrebbe essere la chiave per la felicità. Non c’è un gene che ammala di depressione se non la coscienza di non fare tutto quello che è in nostro potere per vivere la vita migliore a cui possiamo aspirare», proseguito l'artista prima di mandare un messaggio di speranza a tutti coloro che, come lei, desiderano "il cambiamento": «È un lavoro lungo, ma si fa. Se ci sono riuscita io puoi farlo anche tu. Siate buoni e felici».