Megan Thee Stallion può dirsi toccata personalmente dalle ultime derive antiabortiste degli Stati Uniti. Il suo Stato natale è il Texas dove, al momento, è in vigore una delle leggi sul tema più severe del Paese che riduce di moltissimo la possibilità di interrompere volontariamente una gravidanza. Ma sono tanti (quasi la metà) gli Stati che potrebbero seguirne l'esempio ora che la Corte Suprema sembra intenzionata a ribaltare la sentenza che tutelava l'aborto a livello federale. Sono milioni le donne che subiranno l'impatto di questa ondata conservatrice. Megan, dal palco del Primavera Sound Festival, ha lanciato un messaggio molto chiaro a chi vuole decidere dei loro corpi: un dito medio.

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Sul palco del festival di Barcellona, lo scorso weekend, ​​la rapper ha chiesto alla folla di alzare in aria il dito medio. Ha dedicato il gesto a «quei dannati, stupidi uomini in Texas che cercano di dirci cosa cazzo fare con i nostri corpi». Del resto, Meg non ha mai avuto problemi a esporsi chiaramente e senza tanti mezzi termini contro gli antiabortisti. Aveva già fatto una cosa simile lo scorso ottobre sul palco del festival di Austin City Limits: in quei giorni, infatti, in Texas era entrata in vigore la dibattutissima legge che vieta l'aborto non appena viene rilevata l'attività cardiaca nel feto. «Questo dito medio è per quei fottuti uomini che vogliono dirci cosa cazzo fare con il nostro corpo», aveva detto anche allora.

Ma Megan Thee Stallion non si limita a lanciare i suoi "fuck off" a politici e giudici Repubblicani. La star di recente ha anche firmato una petizione per i diritti all'aborto lanciata dall'organizzazione no profit Planned Parenthood, assieme a quasi 160 altre celebrità. «Siamo Artisti. Creatori. Autori. Siamo la nuova generazione che sta entrando nel pieno del suo potere. Ora stiamo venendo derubati del nostro potere. Non torneremo indietro e non ci tireremo indietro», si legge nella petizione, il tutto abbinato a un dito medio teso verso il cielo dal pubblico del Primavera.