Dakota Johnson non ha mai avuto timore di esprimere la propria opinione o di mostrarsi senza filtri, basti pensare che prima di prestare il proprio volto in film di Luca Guadagnino (A bigger splash e Suspiria) per lei il successo è arrivato grazie alla trilogia erotica di Cinquanta sfumature di grigio dove, nella maggior parte del tempo, recitava in lingerie. Ora l'attrice ha espresso le proprie riflessioni a proposito della cancel cutlure, (in italiano potremmo tradurla grossolanamente con "dittatura del politicamente corretto", con cui si indica il boicottaggio social di personaggi pubblici) che ha colpito le sue co-star Armie Hammer, Johnny Depp e Shia LaBeouf, accusati di abusi fisici ed emotivi da parte delle ex compagne.

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Grazie alla carriera, l'attrice ha infatti preso parte a numerose pellicole grazie alle quali Johnson ha avuto la possibilità di lavorare con alcuni degli attori più blasonati al mondo, tra i quali spiccano i nomi di tre uomini denunciati con accuse pesantissime quali maltrattamenti, aggressioni fisiche e violenze psicologiche, che al momento strebbero faticando a causa di una emarginazione subita da Hollywood, con società e registi che non vogliono più lavorare con loro.

«Non ho mai vissuto alcuna esperienza negativa con queste persone, mi sono divertita tantissimo a lavorare con loro e sono triste per la perdita di grandi artisti come loro. Mi sento triste per le persone che hanno bisogno di aiuto e potrebbero non ottenerlo in tempo e mi sento triste per chiunque sia stato ferito», ha dichiarato Dakota Johnson, le cui parole hanno generato scalpore e sdegno sul web così come nel mondo dello spettacolo, poiché se da un lato lanciano un messaggio di solidarietà nei confronti delle vittime, dall’altro chiedono redenzione e perdono nei confronti degli ex colleghi di set. Ricordiamo che la fidanzata del cantante dei Coldplay Chris Martin ha interpretato la compagna di Johnny Depp nel film del 2015 Black Mass - L'ultimo Gangster, tre anni prima che la ex moglie della star di Pirati dei Caraibi, Amber Heard, lo accusasse di abusi fisici e verbali, dando il via a una battaglia legale ancora in atto.

Le vite di Shia LaBeouf e Dakota invece si sono incrociate nel 2019 sul set di In viaggio verso un sogno - The Peanut Butter Falcon, con il 35enne già nel bel mezzo di un processo per molestie sessuali e aggressione nei confronti dell'ex fidanzata e cantante FKA Twigs. In merito ad Armie Hammer e Johnson i due hanno lavorato insieme nel film The Social Network nel lontano 2010, ovvero 11 anni prima dello scandalo che ha travolto a inizio 2021 l’attore di Chiamami col tuo nome, oggi ricoverato in una rehab della Florida in seguito alle accuse di cannibalismo e violenza sessuale mosse nei suoi confronti da più di una donna. «Credo che le persone possano cambiare. Voglio credere nel potere di un essere umano di cambiare ed evolversi, di ottenere aiuto e di aiutare altre persone», ha proseguito l'attrice. «Penso che al momento ci sia una contro-reazione eccessiva nei confronti di questi attori ma credo che esista un modo per trovare un equilibrio».

Parole controverse quelle dette da Dakota che, in realtà, non si riferivano in modo esclusivo a Depp, Armie e Shia, ma esprimono una visione molto più completa e ampia di come la società americana tenda a emarginare chi sbaglia, un atteggiamento questo che la 34enne giudica «non costruttivo e poco umano», anche se resta da chiedersi fino a che punto si possa perdonare.