La Gen Z è al centro dell'attenzione del mondo che si trasforma. Se ne parla perché sembra aver cambiato le regole del gioco in tutti gli ambiti del quotidiano: dal modo in cui i nuovi 18-25enni si rapportano al lavoro, alla vita in famiglia, agli hobby fino, ovviamente, al dating e quindi al modo di definire l'amore. Compresa nella fascia di età dei nati tra il 1997 e il 2012, è anche conosciuta come la generazione dei nativi digitali, di chi ha dovuto affrontare il Covid nell'età in cui la relazioni sociali sono fondamentali più che mai, al liceo, con la paura del futuro e quindi grande attenzione al presente.

Una trasformazione che si somma all'arrivo di Tinder in tutto il mondo e quindi al dating "all'americana", quello che fino a Sex and the City si vedeva solo nei film e che si basa sul concetto di appuntamento al buio. Due persone entrano in un bar, magari uno dei due è già seduto, l'altro si avvicina e si presenta: non può che essere un Tinder date. Da lì si inizia a parlare, ci si conosce per, si spera, rivedersi di nuovo e, chissà, dare vita a una relazione stabile. Oggi, l'app che conta più di 530 milioni di download in tutto il mondo e più di 75 miliardi di match, già solo con questi dati dimostra che sempre più persone credono nel dating online per trovare nuove persone da frequentare.

In questo scenario, quindi, con i nuovi giovani nati con Internet e l'arrivo della piattaforma di dating più intuitiva di tutti, è evidente che il cambiamento sia in atto anche nel concetto stesso di amore. «Sono giovani che influenzano la società e sfidano le regole in modo davvero profondo», afferma Faye Iosotaluno, COO di Tinder. «Nessun’altra generazione aveva mai avuto un impatto così forte su tradizioni, mode, costumi, politiche, tecnologie e culture. La Gen Z sta guidando il più grande cambiamento che sia mai avvenuto nella storia del dating, rivoluzionando anche il concetto stesso di appuntamento».

Ma quali sono le nuove tendenze del dating? Come la Gen Z sta cambiando le regole degli appuntamenti?

intermeshed fingers of two hands of separate people, with droplets of water dripping off the one, close to the wrist, in a show of togetherness, mutual affection solidarity with a rich blue sky for backgroundpinterest
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Le nuove abitudini del dating secondo la Gen Z

Parola chiave: autenticità

La Generazione Z è cresciuta con internet, e online si sente a casa. Non servono più profili patinati e foto con mille filtri. Per loro, non servono nemmeno tanti giochetti quando si tratta di relazioni. Il 73% di chi oggi ha tra i 33-38 anni concorda che le “strategie di conquista” (come farsi desiderare apposta, dare segnali poco chiari, sondare il terreno) erano considerate la normalità quando avevano 18-25 anni.

Ma con la Generazione Z sono cambiate molte cose nelle relazioni: gli “Zoomer” puntano tutto su onestà, apertura e benessere mentale come priorità. C’è più consapevolezza rispetto alle generazioni precedenti.

Il cringe fa parte di noi

Accettare di essere cringe va a braccetto con il valore più importante per la Gen Z: l’autenticità. Il 64% dei giovani single afferma di essere a proprio agio in situazioni cringe o di imbarazzo se ci significa essere davvero se stessi. Mentre le precedenti generazioni si prendevano più tempo per costruire una relazione, rivelandosi poco a poco, la Gen Z non ha tutto questo tempo da perdere.

L'amore per se stessi

Fare psicoterapia, lavorare sulla fiducia in se stessi, superare i traumi passati: questo attrae un potenziale match. Anche se non sono al primissimo posto, le relazioni rimangono comunque una parte fondamentale del percorso dedicato alla scoperta di sè alla crescita personale. La Gen Z è più aperta a parlare della propria salute mentale e a darle la giusta importanza.

Ecco perchés la Gen Z non vuole aggiungere ulteriore stress quando si parla di dating: infatti, il 70% di loro afferma di non aver interesse a frequentare persone che non sanno cosa vogliono.

Non abbiamo tempo da perdere

Dopo il periodo dei lockdown, giovani utenti di Tinder hanno rivalutato l’importanza del proprio tempo. I giovani single puntano al pragmatismo (89%) quando frequentano nuove persone, recuperando anche il tempo perso negli anni scorsi. Passa molto meno tempo tra un match e la richiesta di vedersi dal vivo, ma rispetto ai Millennial la Gen Z dà più possibilità al proprio match: non è più o la va o la spacca, ma prima di troncarla o meno si aspettano 2 o 3 uscite.

L'astrologia e il manifesting

Se i segni zodiacali sono ancora fra gli interessi più presenti sui profili su Tinder da chi ha 18-25 anni, l'oroscopo sta però perdendo terreno. Infatti, il 41% dei single Gen Z crede nella manifestazione, ovvero la visualizzazione mentale dei propri sogni e desideri per fare in modo che diventino reali. La Gen Z riceve costantemente notizie negative: crisi economiche, emergenze sanitarie, cambiamento climatico, la precarietà del diritto all'aborto, l’elenco potrebbe proseguire all’infinito. Il senso di incertezza e instabilità spiega il bisogno di rassicurazioni e ottimismo.

Dry dating

Perché bere ad un primo appuntamento se non ci si deve vergognare di niente, visto che l'autenticità è premiata? Un bicchiere di troppo servirebbe per sciogliere le tensioni, date dal dover dimostrare qualcosa, di essere qualcuno che non si è. La Gen Z si è stancata dell’alcol. I numeri non mentono: circa l’88% ha affermato che quest’anno vuole uscire con qualcuno senza bere. Niente di sorprendente se si pensa all'importanza della salute mentale per i nuovi giovani.

Nuove tecnologie, maggiore inclusione

La maggioranza di giovani di oggi che ha conosciuto e incontrato una persona di un’altra etnia o cultura (o anche proveniente da un’altra città o nazione) lo ha fatto proprio tramite un’app di dating. Non bisogna stupirsi quindi se il mondo dell’online dating ha favorito l’apertura verso relazioni (e matrimoni) fra culture ed etnie diverse. Tinder si usa viaggiando, è facile utilizzarlo se si lavora o vive in un nuovo paese e allontanarsi dal proprio nucleo permette di incontrare culture nuove, e Tinder aiuta a mettersi in contatto con persone che altrimenti non si sarebbero mai incontrate.

La Gen Z non vuole più dare etichette

Per la Gen Z, il termine “dating” viene associato a un concetto serio, a un percorso che ha un obiettivo ben preciso: una relazione. Si tratta di una visione totalmente diversa dalle precedenti generazioni che consideravano il dating un’esperienza più casual, senza obiettivi prestabiliti fin dall’inizio. Le persone single di oggi preferiscono prima instaurare una relazione di amicizia, per ridurre la pressione ed eliminare il peso delle aspettative (situationship). Non significa che la Gen Z stia rinunciando al lato romantico delle relazioni: le stanno solo definendo in modo diverso rispetto a prima, sottolineando di preferire legami solidi per avere affetto e intimità più che sesso occasionale.