«Vorrei che questo mio traguardo fosse uno stimolo per i più giovani: il lavoro porta lontano», «Lavorate, ma non dimenticate che a casa ci aspettano un gatto, un cane, un bambino, una mamma, una nonna, un amante. Abbiamo sempre bisogno di qualcuno al nostro fianco». Sono queste le parole scelte da Giorgio Armani per accettare la laurea Honoris Causa in Global Business Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che hanno rincuorato il mondo della moda. Ed è a Piacenza, descritta come «un luogo magico e pieno di ricordi che tanto mi emozionavano da bambino», che nasce l’11 luglio del 1934 l’acclamato designer che oggi tutti conoscono come pioniere - e “Re” - del sistema italiano.

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Dalla collezione autunno inverno 1985/1986 di Giorgio Armani.
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Una modella sfila per Giorgio Armani, 1990.
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Dalla collezione primavera estate 1980 di Giorgio Armani.
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Carla Bruni sfila per Giorgio Armani nel 1992.

Quello che in molti non sanno è che voleva diventare un medico. Cominciati gli studi presso l’Università Statale di Milano, decide di abbandonare il percorso di laurea per accettare un lavoro come vetrinista in Rinascente. Una tappa, quella degli anni da visual merchandiser, che spiana la strada al debutto di Giorgio Armani come stilista: nella seconda metà degli anni Sessanta collabora con Hitman e nel 1975, a un anno dalla sua prima vera promenade svoltasi nella (splendida) cornice di Palazzo Pitti, nella Sala Bianca, crea la sua azienda omonima scegliendo di condividere tale avventura con il partner e braccio destro Sergio Galeotti.

Moda 2023, tutto sulla vita di Giorgio Armani

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Dalla collezione primavera estate 1980 di Giorgio Armani.
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Una modella sfila per Giorgio Armani nel 1981.
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Giorgio Armani e Naomi Campbell nel 1996.
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Dalla collezione autunno inverno 1985/1986 di Giorgio Armani.

Il greige, colore coniato dall’unione del grigio con il beige, e il power dressing, termine usato per indicare giacche strutturate dalle spalle oversize e capi sartoriali chiaramente ispirati all’abbigliamento maschile, sono solo due degli elementi che hanno presentato al mondo la personalissima visione di Giorgio Armani. In men che non si dica il suo stile ha raggiunto il grande schermo e i red carpet di tutto il mondo: Richard Ghere in American Gigolo, Diane Keaton in Io e Annie e Leonardo Di Caprio in The Wolf of Wall Street insieme a Nicole Kidman, Katie Holmes, Jessica Chastain e Penélope Cruz sono solo alcune delle icone che hanno indossato le sue creazioni tra 80s e 90s. E a proposito di Armani e cinema, una menzione speciale va alla passione del designer per il costume arabo e orientale, espressa dalla ricorrente presenza di colletti alla coreana e dalla realizzazione di cappotti simili a djellaba in concomitanza dell'uscita de Il tè nel deserto di Bertolucci.

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Dalla collezione Haute Couture autunno inverno 2021/2022 di Armani Privé.
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Dalla collezione autunno inverno 2002/2003 di Giorgio Armani.
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Dalla collezione Haute Couture primavera estate 2005 di Armani Privé.
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Dalla collezione Haute Couture autunno inverno 2011/2012 di Armani Privé.

La verità è che la vera grande intuizione di Giorgio Armani è stata quella di guardare oltre, ed estendere il suo nome, tutt'ora economicamente indipendente, tramite numerose linee. Solo negli anni Ottanta nascono la popolarissima Acqua di Giò, le varie collezioni Emporio Armani, Armani Jeans e Armani Eyewear, mentre negli anni Duemila arrivano brand extension quali Armani Casa e Armani Hotel insieme alla prima proposta Haute Couture, Armani Privé.

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Dalla collezione primavera estate 2023 di Emporio Armani.
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Dalla collezione Haute Couture autunno inverno 2022/2023 di Armani Privé.
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Dalla collezione primavera estate 2022 di Giorgio Armani.
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Giorgio Armani nel 1997 ad Amburgo.

Riprendendo il discorso iniziale, se c'è una cosa indiscutibile è che Giorgio Armani è arrivato al cuore della gente. Ne sono una dimostrazione le numerose iniziative di carattere sociale intraprese negli anni, dalla decisione di chiudere per primo le sfilate al pubblico nel 2020, a soli due giorni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, alla scelta di presentare una collezione avvolta nel silenzio in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, insieme alle molteplici onorificenze ricevute. Oggi, 11 luglio 2023, il "Re" della moda italiana compie 89 anni: non rimane che augurargli buon compleanno, certi che è stato, è e sarà per sempre un pioniere.