I quadri di Van Gogh sono famosi in tutto il mondo e il pittore olandese è riconosciuto come uno dei più grandi della storia: fu autore di quasi novecento dipinti e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Ma dove si trovano i quadri più famosi di Van Gogh? Dove possiamo ammirarli? Andiamo a scoprire dove bisogna recarsi per poter vedere da vicino questi straordinari capolavori.

Dove vedere i quadri di Van Gogh

1) Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles nel Museo Kröller-Müller di Otterlo: questo dipinto ad olio di Van Gogh venne realizzato ad Arles (Francia) e rappresenta l'atmosfera di una terrazza del caffè nella stessa città. È la prima opera in cui il pittore olandese usa sfondi stellati.

2) La notte stellata al MoMA di New York: è l'opera più straordinaria dell'autore fra i dipinti post-impressionisti di Van Gogh. Mostra la vista che si ha dalla finestra del sanatorio di Saint-Rémy-de-Provence dove è entrato alla fine della sua vita. Come sottolinea lo storico dell'arte Joachim Pissarro, l'opera è un chiaro esempio del fascino di Van Gogh per la notte. Risale al 1889 e dal 1941 La notte stellata di Van Gogh fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.

3) I girasoli di Van Gogh nella National Gallery di Londra: I girasoli sono una serie di dipinti realizzati nel 1888 e con una dimensione di 93x72 cm. Ci sono tre dipinti che puoi vedere in tre diversi musei: due con 12 girasoli e un altro con 15 girasoli. Una delle due tele di 12 girasoli è esposta al Neue Pinakothek Museum di Monaco, la seconda al Museum of Art di Filadelfia (Stati Uniti) e infine quella con 15 girasoli alla National Gallery di Londra.

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Print Collector//Getty Images
I Girasoli.


4) La camera di Vincent ad Arles (3a edizione) al Museo d'Orsay (Parigi, Francia): quella al Museo d’Orsay di Van Gogh è la terza edizione. Vincent Van Gogh infatti realizzò tre immagini molto simili. L'originale è conservata nel museo Van Gogh di Amsterdam, e purtroppo si è deteriorato dopo un'alluvione. Successivamente, il pittore realizzò due repliche: la prima, con le stesse dimensioni, che oggi troviamo nell'Art Institute of Chicago e l'altra appunto nel Museum of Orsay, un po' più piccola.

5) Mangiatori di patate al Van Gogh Museum di Amsterdam: dipinto nel 1885 mentre risiedeva a Nuenen (Paesi Bassi). Rappresenta molto bene il palcoscenico realistico, raffigurante la miseria della gente. Nel museo Van Gogh troverai il dipinto ad olio. Van Gogh considerava questo lavoro come la cosa migliore che avesse fatto in tutta la sua vita, arrivando a confessarlo a suo padre.

6) Il ponte di Langlois nel Museo Wallraf-Ritchartz di Colonia: un'altra delle tele dedicate ad Arles in cui dimostrerebbe il suo stile neo-impressionista, in questo l'artista concentra il suo interesse sui ponti di legno in stile olandese che erano vicini al Rodano, per questo li esalta con toni vivaci e allegri, pennellate molto brevi e un sistema di illuminazione che inonda la scena. il movimento, un altro dei punti di attenzione, si ottiene con gli effetti acquosi soprattutto nell'area in cui si notano le rondelle.

7) Autoritratto al Musée d'Orsay, Parigi: dei 27 autoritratti che Van Gogh eseguirà tra il 1886 e il 1889, questo è uno di quelli considerati più belli e significativi. Fu dipinto nel settembre del 1889 con un dinamismo garantito dalle linee ondulate che catturano l'intera composizione. La grande tavolozza di toni blu analoghi in complementarità con l'arancione vibrante, crea un'atmosfera fredda e calma che incornicia con una personalità delimitata da formule stilistiche. Nei diversi autoritratti varia la fisionomia dell'artista.