E così, in questa giornata in cui Donald Trump, un uomo che dice di voler costruire un muro per impedire che gli immigrati entrino nel suo paese, diventa Presidente degli Stati Uniti d'America, ecco dicevo in questa giornata qua, che a Milano è anche la prima di freddo porco, l'unica cosa da fare è ascoltare in loop Love & Hate di Michael Kiwanuka, un album soul pop fatto da un uomo di 29 anni cresciuto a Londra e figlio di immigrati ugandesi. Ecco i quattro motivi per cui dovresti assolutamente ascoltarlo.

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1) Love & Hate è semplicemente uno dei migliori album del 2016 (forse il migliore, dicono tanti critici musicali inglesi). È un album pieno. Pieno di musica, di parole, di strumenti, insomma pieno di tutto. Michael ci ha messo 4 anni anni a farlo, esattamente tanto quando Adele, «perché prima sono stato in tour una vita, e poi ci ho messo un sacco a scegliere le canzoni. Scrivevo, riscrivevo. Volevo essere sicuro di mettere pezzi belli», racconta lui. E poi Michael ha una voce incredibile.

2) Un sacco di musicisti sono pazzi di Michael. Per dire: Adele l'ha voluto come supporter per il suo ultimo tour, e così anche gli Alabama Shake.

E Mr. Kanye West dopo aver ascoltato la sua Tell Me A Tale, ha voluto usarla per un suo fashion show e ha fatto volare Michael fino a Los Angeles per lavorare in studio con lui. Ma non ne è saltato fuori niente, anzi Michael è tornato a Londra. Perché? «È stato tutto travolgente. Non esiste altra parola. È stato tutto troppo. Non credo che questo diventerà il mio mondo».

3) Love & Hate musicalmente è un perfetto soul: un sound antico, ma che suona moderno. Ci sono tre pezzi sopra i 7 minuti, addirittura in uno che dura quasi 10 minuti, l'intro ne dura 5 (intro, va detta, che fa tanto Pink Floyd, però soul, e tu stai lì e ascolti e non capisci come fa, ma fa), ma se pensi di non essere più abituata ad ascoltare pezzi che vanno oltre i 3:45 minuti sbagli. Prova a cominciare con la title track Love & Hate.

4) Le parole ti strappano il cuore. «Ho voluto essere onesto, quasi brutale, mentre scrivevo. Solo così sono sicuro di entrare in contatto con le persone che ascoltano le mie canzoni». Dentro c'è sofferenza, storie finite male, gente disagiata, robe strazianti, recriminazioni. Insomma: bello.

Michael Kiwanuka sarà in concerto il 13 novembre al Fabrique di Milano, e sarà trasmesso in diretta su Radio2 live.

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