Avete presente quando vi abituate ad ascoltare gli audio su WhatsApp a velocità 1.5, poi li ascoltate a ritmo normale e vi sembrano lentissimi? Ecco, potrebbe star succedendo la stessa cosa con la musica. Provate ad ascoltare "Take On me" degli A-ha in versione sped up, con la voce più stridula e il ritmo parzialmente storpiato dall'accelerazione, potrebbe essere un punto di non ritorno. Su TikTok l'hashtag #speedup ha 18 miliardi di visualizzazioni e si riferisce all'ultima ossessione della Gen Z. Esiste anche una playlist su Spotify per chi voglia vivere con i battiti accelerati in linea con il nostro stile di vita nevrotico. In un mondo in cui tutto è frenetico, sembra che anche la musica ora debba adeguarsi.

tiktokView full post on Tiktok

Ormai la versione sped up esiste di qualsiasi hit, da quelle anni 80 a quelle di ultima uscita, da "On the Floor" di Jennifer Lopez a "Yes to heaven" di Lana Del Rey che ha pubblicato direttamente anche la versione velocizzata del singolo per venire incontro alla tendenza. Avete presente il balletto virale di Mercoledì Addams su TikTok, le mosse erano fatte su una versione accelerata di "Bloody Mary" di Lady Gaga, canzone uscita nel 2011 ma tornata in auge così. «In passato, usavamo i remix dei club per diversificare la visibilità di un disco», ha spiegato a Billboard Nima Nasseri, responsabile globale della strategia A&R per Universal Music Group, «Lo scopo era quello di riportare visibilità alla versione principale. Ora le persone stanno scoprendo la versione principale da quella accelerata o rallentata. Invece di spendere $ 50.000 per un remix di un grande DJ, stai spendendo importi relativamente minimi per una resa accelerata e ottieni molto più ritorno».

la gen z adora la musica velocizzatapinterest
American Idol 2012//Getty Images
Lana Del Rey

Secondo il Guardian questa tendenza non è nuova e ha radici nel nightcore, nome usato per la prima volta nel 2001 per un progetto scolastico del duo di DJ norvegesi Thomas S. Nilsen Fiction e Steffen Ojala Søderholm. Secondo i due artisti significa «noi siamo il cuore della notte, quindi ballerai tutta la notte». A scuola hanno realizzato un pezzo originale con voci stridule e una velocità da scarica elettrica di 170 battiti al minuto. «Abbiamo ottenuto solo un C+ per il nostro pezzo, quindi abbiamo deciso di realizzare un intero album con quella tecnica», hanno raccontato recentemente al New York Times. L'album gli ha portato un A+.

Nilsen e Soderholm oggi non lavorano nell'industria musicale, ma i loro pezzi si trovano su YouTube e il nightcore è rimasto, si è evoluto online fino a sbarcare su TikTok sotto nuova forma. Secondo Billboard uno dei punti forti di TikTok è che lascia agli utenti la possibilità di sperimentare con le canzoni, in questo modo i fan vengono coinvolti e la creatività incentivata. «Stiamo vedendo nei sondaggi dei consumatori quanto la Gen Z voglia partecipare attivamente alla musica», osserva Tatiana Cirisano, analista di MIDiA Research, «Non si limitano ad ascoltare e consumare passivamente; realizzano i propri video, remixano la canzone». E, tra nostalgia del passato e corsa a perdifiato verso il futuro, le hit del cuore in versione sped up sono la perfetta incarnazione dello Zeitgeist.