Siamo sicure che nei giorni scorsi, se non sei stata protagonista in prima linea con la tua voce d'usignolo, hai assistito ai flash mob sui balconi di persone che si danno appuntamento per cantare tutti insieme. Per alcuni può essere un modo per allentare la tensione, in questo momento in cui diventare zen è un'arte, o per sentirsi uniti, mentre la regola ferrea del #iorestoacasa ha allentato (momentaneamente) la nostra socialità. Da quei balconi l'appuntamento punta dritto alla filodiffusione.

Le radio italiane infatti hanno deciso di di radunarsi (virtualmente) il 20 marzo alle 11 di mattina per mandare on air l'Inno di Mameli in contemporanea e creare un momento di unione che attraversa tutta l'Italia, da Nord a Sud. Sarà difficile che tu possa perderti l'appuntamento. In quel preciso istante, infatti, su qualsiasi frequenza troverai la stessa "canzone". Ti potrai dunque sintonizzare sulla radio che ascolti sempre e sentirti parte di un gruppo piuttosto ampio, che ha voglia di usare la musica per allontanare un po' lo spauracchio, anche solo temporaneamente. Sui social la voce sta correndo veloce a nome di tutte le radio:

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L'obiettivo, come si legge nella nota stampa, è dare:

"Un messaggio di unione, partecipazione e connessione, che ha l’auspicio di riunire tutti nello stesso momento di condivisione. Tutto il Paese è invitato a sintonizzarsi sulla propria stazione radio preferita, quella che accompagna ognuno nella propria quotidianità, ad alzare il volume, ad aprire le finestre e uscire sui balconi per cantare tutti insieme, sventolando il tricolore o mostrando un simbolo dell’Italia, per un momento che sia di riflessione e buona speranza per tutti".

Che la radio abbia pensato che questo momento non potesse passare senza che la filodiffusione ci mettesse le sue frequenze fa un po' parte della sua storia. Quando la radio si diffuse in Italia, agli inizi degli anni 20, era più un mezzo tecnologico da conoscere che uno strumento con cui informarsi o intrattenersi. Sul sito della Rai puoi trovare il primo annuncio radiofonico trasmesso e ti farà un certo effetto. Nel tempo, poi, il suo ruolo cambiò il suo ruolo e le sue trasmissioni si intrecciarono a doppio filo con quelle della cronaca e dei grandi eventi italiani. Gli anni 30 erano quelli delle radiocronache sportive e dei concerti sinfonici, su cui tutti, dalle loro case, si sintonizzavano. Gli anni 40 quelli della Guerra e degli annunci a reti unificate. Dagli anni 50 la radio trovò nuovi spazi, fasce orarie e programmi, che volevano intrattenere, divertire e dare un contributo culturale. Forse i tuoi nonni ricorderanno qualche trasmissione che ascoltavano in quegli anni. Nel 1951, infatti, fu proprio dalle sue casse che cominciarono a diffondersi le prime note del Festival di Sanremo. L'annuncio di Radiocorriere per l'occasione recitava "Una nuova iniziativa promossa dalla Rai, volta a valorizzare la canzone italiana". Il resto è una storia che conosci.

Adesso l'appuntamento è per fare sentire tutti più uniti in questa fase in cui la paura dell'incertezza e di quello che sarà potrebbe destabilizzarci. La musica, infatti, come ci raccontano i neuroscienziati, ha la funzione di collante sociale e quando le persone la ascoltano e la fanno insieme sono più disposte ad aiutarsi. È capitato anche a te di sentirti così?

Qui ti facciamo l'elenco di tutte quelle su cui puoi sintonizzarti. L'invito, se l'idea ti piace, è accendere la radio, aprire le finestre e volume up, perché la voce sull'Inno di Mameli sia univoca. A partecipare saranno: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Isoradio, M2O, R101, Radio 105, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Freccia, Radio Italia Solomusicaitaliana, Radio Kiss Kiss, Radio Monte Carlo, Radio Radicale, Radio Zeta, RDS 100% grandi successi, RTL 102.5, Virgin Radio.

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