Se ne è accorto chi scrive e senz’altro pure chi legge, che da un po’ di tempo a questa parte non si parla d’altro che dell’esplosione del genere romance. Lo dicono i numeri relativi alle vendite e anche i report di TikTok, che con l’animatissima community #BookTok colleziona ogni giorno migliaia di contenuti a tema letterario. Il romance - quello che in Italia abbiamo sempre chiamato ‘narrativa rosa’ in modo anche un po’ dispregiativo - in effetti sta vivendo un periodo felice: i dati dell’Associazione Italiana Editori del 2022 riportano un incremento di vendite dell’84% sul 2021. Nella classifica dei libri più venduti nei primi quattro mesi del 2023 brillano due dei fenomeni editoriali del momento, Dammi mille baci di Tillie Cole, pubblicato in Italia nel 2018 dalla Always Publishing e It starts with us di Coleen Hoover (Sperling & Kupfer), da cui sarà tratto un film con Blake Lively. Quello di Hoover è entrato nella letteratura di genere come primo romanzo salito alla ribalta grazie alla fedeltà della community social dell’autrice ed è tutto tranne che un romanzo rosa tradizionale.

Se si parla di fenomeno è perché i numeri, soprattutto quelli legati al #BookTok, sono impressionanti: l’hashtag conta oltre 198 miliardi di visualizzazioni a livello globale, 2,7 miliardi solo in Italia. Treccani ha inserito la parola #booktoker tra i neologismi del 2023. Case editrici, autori, addetti ai lavori e ovviamente lettori hanno unito la comune passione per i libri in una community che fa da megafono a esordienti, titoli usciti in sordina e generi spesso bistrattati. Come il romance, appunto.

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Struggersi, come ha scritto tempo fa il Guardian, è per le nuove generazioni un altro modo di conoscere il mondo

Il successo dei romanzi che fanno piangere

Il pregiudizio più comune su questo tipo di letture è che finiscano sempre bene e che il lieto fine sia assicurato. Niente di più sbagliato: il romance contemporaneo non assicura affatto l'happy end. Anzi, basta guardare quali sono i sottogeneri più amati in cui spicca il sick romance (o sick-lit, con protagonisti che hanno gravi malattie e con queste devono fare i conti) per rendersi conto che l'obiettivo finale dei lettori, soprattutto quelli più giovani che poi sono quelli che fanno andare virali certi titoli su TikTok, non è vedere l'amore trionfare, ma affrontare insieme ai protagonisti tragedie, dubbi, paure (e pure la depressione, malattie mentali, la violenza domestica) che si possono incontrare nel cammino. Scoprire che qualcosa può andare male - o che non si è soli ad affrontare certi pericoli o momenti bui - è certamente un modo drastico di affrontare le cose brutte, ma gli appassionati di sick-lit, che poi sono giovani tra i 13 e i 25 anni, non sembrano temere né le lacrime né la commozione. Struggersi, come ha scritto tempo fa il Guardian, è per le nuove generazioni un altro modo di conoscere il mondo.

Certo la pandemia del 2020 ha cambiato le cose: spavaldi com'eravamo, ci siamo ritrovati a fare i conti con la paura della morte e con l'incertezza più assoluta praticamente tutti i giorni. Sensazione ha toccato soprattutto i più giovani, che sono quelli che hanno dovuto fare i conti maggiormente con le conseguenze del covid sul benessere mentale. Molti tra i libri più amati del #BookTok, così come il romance che ne è baluardo, sono (ri)nati da qui: non solo dal tempo libero che ha chiuso milioni di persone in casa, ma anche e soprattutto dalla voglia di esorcizzare quella paura. E così come è quasi fisiologico e sicuramente consolante ascoltare una playlist triste quando siamo già tristi, leggere la storia Poppy e Rune di Dammi mille baci è un modo onesto e diretto di parlare di fine e di inizio, senza menzogne. C'è chi negli anni ha definito questa tendenza letteraria distruttiva perché amplifica angosce latenti, chi invece l'ha descritta come preparatoria perché dà modo di valutare scenari possibili e correre ai ripari. Di certo è un modo di catalizzare emozioni e paure, due cose che la GenZ, a differenza di chi è venuto prima, non intende più nascondere né minimizzare.

Le voci del romance in Italia e i libri più amati

Tornando al fenomeno in esplosione, in Italia, la community del romance viene alimentata da anni da creators e addetti ai lavori che raccontano in modo vivacissimo le nuove uscite, danno consigli di lettura e fanno recensioni, rivelando anche il dietro le quinte del mestiere dello scrittore. Tra di loro ci sono Felicia Kingsley, al secolo Serena Artioli, autrice italiana tra le più amate e preparate sul genere, attualmente in libreria con la sua ultima fatica Una ragazza come tante (Newton Compton Editori) e poi ancora Valentina Ghetti, prof di italiano e avidissima lettrice ed Elisa Alfano, che racconta le trame dei suoi libri preferiti sul profilo LeggoRomance. Tra i titoli più apprezzati ci sono Tutto quello che so sull’amore della giornalista Dolly Alderton, 500 mila copie vendute solo in Gran Bretagna; It ends with us, il cui hashtag correlato ha superato i due miliardi di views; I Sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid (la stessa autrice del cult Daisy Jones and The Six, che è anche una serie di Prime Video) è arrivata a 8 milioni. L’italiana Felicia Kingsley, di visualizzazioni su TikTok, ne ha ben 42 milioni.

La parola ai lettori

Se i numeri parlano di un fenomeno esploso soprattutto grazie al supporto del web, rimane saldo lo zoccolo duro di lettori che, scoperto un libro online o su TikTok, poi corre dal suo libraio di fiducia per accaparrarselo. Come ci ha raccontato Paola de I libri di Eppi, libreria di quartiere molto amata a Torino, «i titoli più forti di questi ultimi anni, dal Fabbricante di lacrime di Erin Doom a La canzone di Achille di Madeline Miller, sono ormai imprescindibili, devono essere sugli scaffali perché continuano a essere richiestissimi dai lettori».

Il fenomeno, che oltre ad aver fatto riscoprire il romance ha anche riacceso un forte interesse per la lettura nei più giovani, parte dal basso: i ragazzi si appassionano a una storia e poi passano quel libro ai genitori o ai nonni, in una forma di scambio che rende quel titolo un fenomeno intergenerazionale. Oltre che un long seller con vendite che rimangono alte anche a distanza di tempo dall'uscita. «Il supporto del web per chi fa il mio lavoro è una risorsa: i lettori che scoprono un titolo di cui si parla molto online e arrivano in libreria per acquistarlo ti permettono di rimanere al passo con le uscite più interessanti del momento». L'importante, insomma, è che si legga. Anche se è ormai innegabile, a guardare le classifiche, che a predominare siano le cinquanta sfumature di rosa, giusto per citare un altro grande classico del genere.

Il romance non è una roba da donne

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Courtesy autore
La cover del nuovo libro di Felicia Kingsley

In realtà il romance, come ci ha detto proprio Felicia Kingsley, non è affatto “rinato”, anzi, «c’è sempre stato, non è mai passato di moda», solo che ora, semplicemente, abbiamo smesso di snobbarlo. Insomma, se fino a qualche tempo fa ammettere di avere sul comodino un romanzo d’amore anziché l’ultima uscita radical chic era considerata una specie di vergogna, oggi il coming out romance sembra fiorire da tutte le parti. Sempre con un limite culturale da cui non riusciamo a distanziarci: romance uguale pubblico di donne che sognano il principe azzurro e si lasciano abbindolare da titoli, copertine e personaggi costruiti apposta per loro.

«Ma il romance non ha sesso né età, lo può leggere chiunque. Purtroppo lo stereotipo è radicato, soprattutto in Italia», continua l’autrice «e non è un caso che da noi il nome del genere sia stato tradotto con ‘romanzo rosa’. In America usano termini evocativi come 'thriller', noi invece abbiamo associato un target predefinito al genere tramite un colore stereotipato, creando un pregiudizio che, nonostante il boom, è difficile da sradicare».

Bias, questo, che per anni ha portato a bistrattare il genere perché considerato troppo frivolo e frutto di cliché narrativi banali.

«Per fortuna siamo passati da una comunicazione letteraria verticale, in cui qualcuno decideva i titoli da suggerire al lettore - e guarda caso tra questi il romance non c’era mai - a una totalmente democratica». Sui social, continua Kingsley, «sono i lettori consigliare, di pancia e di cuore, senza interessi altri o pregiudizi, i libri che hanno amato». E grazie alla capillarità del web, che permette di leggere recensioni e approfondimenti online anche a distanza di tempo dalla prima pubblicazione «titoli usciti in sordina tornano alla ribalta, com’è successo a It ends with us e La canzone di Achille di Madeline Miller, che sono esplosi molti anni dopo la pubblicazione della prima edizione».

Ma c’è un filo rosso che lega i romance di oggi e di ieri, e no, non è il lieto fine, che non è sempre assicurato (anzi). «È l'esperienza che ognuno ha dell’amore, sia in positivo che in negativo, che ci fa appassionare. D’altronde è una materia in cui siamo tutti preparati, su cui abbiamo sia ricordi che aspettative»». I romance contemporanei non parlano solo di amore a tutti i costi, ma anche di relazioni tossiche e dolorose, di perdita e di cambiamento, elementi in cui «anche il lettore più giovane può ritrovare un po’ di sé. E magari imparare a riconoscere le red flags da cui fuggire a gambe levate nella vita reale».

Emozioni e vulnerabilità formato libro

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Always Publishing
La copertina del successo di Tillie Cole, Dammi Mille Baci

Di questa connessione profonda con i protagonisti dei romanzi del momento abbiamo parlato con Simona Natale, fondatrice, con Alessandra Friuli, della Always Publishing, la casa editrice specializzata in narrativa femminile artefice del successo di Dammi mille baci di Tillie Cole in Italia. Un libro talmente emozionante da aver lanciato una sfida ai giovani lettori, chiamati a leggere il romanzo «senza versare neanche una lacrima». Missione impossibile dato il contenuto, che parla sì di una storia d’amore tra due ragazzi ma anche di malattia, morte, crescita e dolore.

«Il potere di un libro come questo sta nello stile comunicativo dell’autrice: Cole è delicata ma anche immediata, coinvolgente emotivamente ma sempre comprensibile. Il suo è un linguaggio essenziale, affronta temi complessi e difficili ma attrae i giovanissimi proprio perché parla la loro lingua e racconta, di riflesso, anche la loro storia di crescita e formazione». Il fatto che titoli come quello di Cole si facciano veicolo di grandi storie romantiche, ovviamente, non è secondario: «L’amore è il cuore pulsante del romance, il gancio che crea empatia con i lettori». Ed è da questo, secondo Simona Natale, da cui nasce anche il successo della community #BookTok, «la cui immediatezza crea un dialogo tra lettori democratico e inclusivo. Per questo dovremmo superare il pregiudizio più grande nei confronti di queste letture: il rosa è intrattenimento, è vero, ma regala anche emozioni di benessere e felicità ed è per questo motivo che milioni di lettori lo scelgono ogni giorno».

Mostrare le proprie vulnerabilità, parlare di fragilità, piangere ed emozionarsi, esattamente come fanno i protagonisti di questi libri, non è un segno di debolezza ma un modo per parlare di sé e del proprio cammino verso l’età adulta. Insomma, se i Millennials volevano «la favola», la GenZ oggi vuole solo la verità. Anche se fa piangere.