Con due film in concorso, Comandante di Edoardo De Angelis e Adagio di Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino è uno dei protagonisti indiscussi dell'80esima Mostra del Cinema di Venezia.

L'attore, 54 anni, più di cinquanta film girati, un palmares di premi di tutto rispetto tra David di Donatelli, Nastri d'Argento, Ciak d'oro e una Coppa Volpi nel 2020 per Padrenostro, è passato al Dopocinema di Cosmopolitan, per raccontarci qualcosa di più su questa edizione del festival di Venezia.

«Venivo al festival di Venezia da appassionato prima ancora che da attore, l'apertura con Comandante quest'anno è stata un piccolo regalo» ha detto Favino parlando di Venezia 80. «Della Mostra del Cinema conservo un ricordo tenero che non è cambiato nel tempo: eravamo gruppi di giovani attori, cercavamo di intrufolarci e di scambiare un saluto con qualcuno dei nostri idoli». Non mancano alcuni dei tanti aneddoti del tempo: «Una volta ci trovammo in ascensore con Vittorio Gassman e tanto lui era bello e statuario che non riuscimmo a dirgli nulla. Un'altra volta invece mi intrufolai alla conferenza stampa di Martin Scorsese, gli feci una domanda e Maurizio Costanzo, che presentava il film, mi chiese per quale giornale scrivevo. Ecco, oggi guardo con piacere a quel ragazzo un po' sfrontato che veniva qui per l'amore del cinema e di questa città». Interessante anche l'impegno che l'artista dedica alla formazione: diretta proprio da Pierfrancesco Favino si chiama Oltrarno la scuola di formazione del mestiere d'attore che si trova a Firenze. Qui, al Teatro della Toscana, si preparano gli attori del futuro tra teoria e tanta pratica sul palcoscenico (è online il bando per accedere al nuovo triennio 2024/2026, rivolto a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 26 anni in possesso di diploma di scuola superiore). «Per chi fosse interessato il bando scade il 30 settembre, è una scuola gratuita con insegnanti che vengono da tutto il mondo ed è una delle cose che mi piace di più». Il tema dei giovani appassiona l'attore: «Bisogna dare spazio e voce a questi ragazzi affinché si esprimano». E poi c'è l'amore: Favino è in coppia da vent'anni con la collega Anna Ferzetti, insieme condividono due figlie e una grande passione per il ballo. «Se parte la musica diventiamo due coatti, balliamo anche a casa, ci divertiamo, per noi è una forma di comunicazione. A volte serve perché ci fa fare pace, altre volte ci distende. È un linguaggio, noi attraverso il ballo ci diciamo delle cose, e anche se non ci siamo mai sposati siamo legati da un'idea di stare insieme in un certo modo». Dei film in concorso, Comandante e Adagio, l'attore ci ha spiegato perché dovremmo vederli: «Comandante ci può dare un insegnamento, è un fatto realmente accaduto, una storia di umanità in un momento in cui si poteva perdonare che non ci fosse umanità, durante una guerra. Non sono appassionato di guerra né di armi ma se devo parlare di una storia mi piace raccontare di un uomo che disobbedendo a un ordine militare assolve a un dovere morale più alto. Adagio invece è un film che ti riempie gli occhi, un crime estremamente affascinante». Due storie diverse per un unico modus operandi: «Quando leggo una sceneggiatura che mi piace non ho fame, non voglio fare altro. Mi piace variare i personaggi anche per rispetto del pubblico, ho ancora tante cose da imparare. Ogni film è un'opportunità».

Cos'è il Dopocinema di Cosmo?

Ogni sera dalle 18:00, dal 30 agosto all'8 settembre, salutiamo l'estate sotto le stelle celebrando i film in concorso e molto altro, con quello che di incantevole il cinema offre tra talk e interviste ad alcuni dei protagonisti del mondo dello spettacolo, a pochi passi dal red carpet. Per parlare di quanto accade dentro e fuori dalle sale di proiezione. Inserito all'interno del format di eventi, The Place (che ha già visto la presenza del brand a Sanremo 2023 e al Fuorisalone di Milano), l'appuntamento è al Reef Beach Bar, storico stabilimento dell'Hotel Des Bains al Lido di Venezia.

L'ingresso è libero.