Il BMI, indice di massa corporea, non sarà più un metro di misura per stabilire la salute delle persone. Così ha notificato l'AMA, American Medical Association, attraverso il Council on Science and Public Health Report durante l'ultimo incontro annuale tenutosi il 14 giugno 2023. A spingere la delegazione verso una revisione della normativa sul Body Mass Index, e di conseguenza la creazione di nuove regole di utilizzo in ambito medico, è stato l'evidente anacronismo storico e culturale dell'indice che, formulato per la prima volta nel 1832 per trovare un metodo di valutazione dell'«uomo bianco medio», ha troppo a lungo promosso un approccio razzista alla valutazione delle condizioni di salute di gruppi disomogenei di persone.
Ciò che il BMI non ha mai preso in considerazione, infatti, sono fattori come l'etnia, il sesso, il genere e l'età, che però si rivelano fondamentali quando arriva il momento di determinare, ad esempio, se un soggetto è a rischio di obesità o meno.
Un momento storico: tutte le novità sull'uso del BMI
Come emerso dalle stime effettuate dalla World Obesity Federation nel World Obesity Atlas 2023, basate sul BMI, procedendo di questo passo entro il 2035 l'obesità interesserà più di metà della popolazione mondiale. Un dato allarmante, che però oggi possiamo valutare con occhio critico e consapevole del fatto che in queste previsioni l'unico elemento preso in considerazione è stato un indice ormai superato, accusato per di più dall'AMA di aver causato un «danno storico». L'indice di massa corporea (IMC) si ottiene infatti per mezzo di una formula matematica ben precisa, il cui risultato viene valutato rispettando range diversi di "idoneità" a seconda che a misurarlo sia un uomo, una donna o un bambino. Il calcolo esatto di quello che per anni è stato chiamato il "peso forma" consiste sostanzialmente in un rapporto peso altezza e si ottiene dalla divisione della massa corporea (in kg) con la statura (espressa in metri e al quadrato).
Considerato obsoleto e razzista, la nuova direttiva entrata in vigore a metà giugno stabilisce dunque che il BMI venga usato dalla comunità medica a integrazione di altri valori di rischio, come ad esempio la misurazione del grasso viscerale, l'indice di adiposità corporea, la massa grassa relativa, le circonferenze e i fattori genetici e metabolici. Una novità di significato inestimabile per garantire la miglior cura a ogni individuo, sia esso a rischio di obesità o di anoressia, e migliorare la salute mentale di chi, per anni, ha sempre fatto riferimento a questo numero anche per le auto diagnosi che, come conferma la nuova policy dell'AMA, va sempre evitata in favore di un parere medico esperto.
Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.
Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.
