Qualche giorno fa Greta Thunberg ha pubblicato la foto dello strike (distanziato) in Antartide dove tra i vari cartelli per salvare gli iceberg ce n'era uno con scritto "Salviamo l'Amazzonia". Può sembrare un messaggio dell'altro mondo, lanciato dal polo dove si stanno sciogliendo i ghiacci che solleveranno gli oceani, invece tutto è collegato.

Ciò che mangi oggi ha un impatto sul mondo che troverai domani, e lo sai benissimo, per questo il nostro articolo di fine anno sulle tendenze food del 2021 è molto diverso da tutti i precedenti. Ha di diverso che tutte le tendenze vanno in un'unica direzione: preservare e salvare il pianeta.

Mangia etico (e svicola le fake news)

Il 2021 sarà l'anno dei cibi rispettosi dell'ambiente in senso ampio, rivalutando miti che si stanno sgretolando. Mangiare local non sempre è virtuoso in assoluto, così come i cibi goduriosi (cioccolato!) non per forza devono essere nemici dell'ambiente.

Sotto la lente d’ingrandimento ci sono le etichette e le certificazioni dei cibi che adori, come cacao e caffè, per assicurarti che la provenienza e la filiera siano etiche. Fai il check anche degli ingredienti come la soia che si trova in moltissime preparazioni e il demonizzato olio di palma, che molti brand industriali si sono affrettati a togliere dalla ricetta ma se la coltivazione è etica puoi stare tranquilla.


Passa al Fast Good

Dimentica l'immagine junk che hai del fast food, ovvero patatine untacchiose e hamburger inondati di salse. Perfino i colossi come McDonald's e Burger King hanno cambiato passo: il primo lanciando panini gourmet creati con ingredienti DOP e IGP italani, il secondo con le svizzere di "non carne", la Beyond Meat del Rebel Whopper 100% vegetale (diventa un panino vegano se fai togliere la maionese).

Ma sono news di un anno fa, la vera novità non arriverà dalle catene ma dai piccoli: fai scouting di localini nella tua zona che si reinventano il concetto di fast food. Dalle patate ripiene di ingredienti locali dei ragazzi di Poor Manger a Torino, fino al celebre Trapizzino super soffice ripieno con le classiche ricette romane, al fenomeno social dell'Antico Vinaio che con le sue schiacciate fumanti ha conquistato Firenze e sbarca a Milano. Come direbbe lui: Bada come la fuma!!!

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Ami il glocal? Diventa flexitariana

Mangiare low impact non sempre significa mangiare local: una ricerca empirica condotta da Our World in Data evidenzia che l’impatto del trasporto è solo una piccola voce del ciclo produttivo, circa il 10%. Sicuramente importante, ma se la gioca con altri fattori che messi assieme pesano molto di più, mettici il packaging, come vengono processati i cibi, l’alimentazione degli animali, le tecniche di coltivazione, i cambiamenti introdotti nel suolo e sul territorio in cui avviene la coltivazione, come vengono conservati prima di arrivare nella tua dispensa o nel tuo frigo.

Le emissioni di CO2 dei prodotti vegetali è da 10 a 50 volte inferiore a quella dei prodotti animali. (Fonte: Ourworldindata.org/)

Lo sapevi che...

  • Legumi VS carne: non c'è gara. Un chilo di manzo emette circa 60 chili di gas serra, mentre la stessa quantità di piselli ne emette solo 1 chilo. Se compri il manzo a Km zero risparmi circa l'1% di CO2. Mangiando meno carne e più piselli, hai un apporto proteico e energetico simile e un impatto sull'ambiente decisamente minore.
  • Consumare cibo local fuori stagione a volte ha un impatto superiore sull'ambiente. Un cestino di fragole coltivate in serra in Italia può impattare più di un avocado coltivato in Messico o un ananas importato dal Brasile. Il tuo nuovo mantra per il 2020 quindi non dev'essere tassativamente local, ma stagionale sì.

Prova il "dolcesaporito"

Il gusto del 2021 è lo sweet umami, ovvero il quinto senso (l'umami, appunto, che si aggiunge all'amaro, dolce, salato e acido) con un twist dolce, ovvero quello del caramello salato. Lo rivela una autorevolissima ricerca sulle tendenze food del 2021 di Hanni Rützler, una delle massime esperte di cibo al mondo. Lo trovi anche nella salsa teriyaki addizionata con un po' di miele o zucchero grezzo di canna, con cui saltare fagiolini o pollo (una delle carni con il minore impatto ambientale), nel tè verde che contiene teina, un amnoacido che ha una struttura simile a quella del glutammato di sodio (per ottenere lo sweet umami devi aggiungere del miele), i funghi che sono l'emblema dell'umami nel mondo vegetale e le alghe, da condire con aceto di riso e mirin, per ottenere questo sapore dolce che secondo gli esperti di cibo ci farà impazzire nel 2021 (ma già adesso, garantito).

Già che ci sei, ordina il nuovo libro di cucina del guru Yotam ottolenghi, Flavour (dal 3 ottobre) che esplora le milleuna potenzialità dei sapori, grazie a un uso sapiente delle spezie. Spoiler alert: se le usi bene, usi meno sale e le arterie ringraziano.


Bevi di più e meglio

Metti in pausa il #roséallday e lo spritzino: secondo l’esperta Hanni Rützler il mantra del 2021 sarà “bevi meglio" riferito ai cocktail analcolici, un trend che va dai virgin agli smoothie. Rigorosamente senza mezza goccia d’alcol, in controtendenza con la moda che sta spopolando in USA degli hard seltzer, ovvero bevande gassate leggermente zuccherine e poco alcoliche, aromatizzate alla frutta. L’anti healthy per eccellenza. Se frutta dev’essere, che frutta sia! Frulla, estrai, centrifuga, aggiungi acqua (del rubinetto, bando alla plastica) e idratati mentre fai il pieno di vitamine.

Quando il tempo stringe vai di take away

Il cibo d'asporto è sempre una buona idea per sostenere i locali della tua zona dopo il lockdown, anche quando non hai tempo di uscire a pranzo. Costa un po' meno e non devi necessariamente chiamare il delivery. Scegli ristoranti del quartiere che puoi raggiungere a piedi o in bici: è l'occasione perfetta per fare un po' di esercizio in pausa pranzo e prendere una boccata d'aria.

Di cosa avrai voglia l'anno che verrà? La cucina italiana e giapponese sono in testa alla classifica dei cibi più amati dai viaggiatori e dai gastrocuriosi, stilata da Synergy Inspiring Taste per il 2021. Se sushi e sashimi sono troppo basic per te, lanciati sullo street food di Osaka che sta spopolando a Milano, Roma, Torino. Dagli Okonomiyaki saporiti come una mini pizza, agli Onigiri, piccoli triangolini di riso ripieni, alle polpette takoyaki.

Secondo Just Eat la cucina di tendenza per il prossimo anno è quella messicana: se anche tu la adoro rifatti le papille su Netflix con i documentari Tutto sul taco (2019, 2 stagioni) e Street Food: America Latina (2020, 1 stagione) che racconta le donne chef tostissime dietro alla cucina più variopinta del mondo.

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