Perché la voglia di diventare madre deve essere vincolata dall’incontro, giusto o sbagliato, con un uomo? Bianca Balti negli ultimi anni ha riflettuto a lungo su questa domanda, soprattutto dopo la fine della relazione, definita tossica dalla stessa top model, con il manager Sal Lahoud. Mamma di Matilde, 14 anni, e di Mia, 6 anni, avute rispettivamente dal primo e dal secondo matrimonio, Balti non ha mai nascosto il suo desiderio di una nuova maternità.

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«Sapevo che sarebbe voluto diventare padre, prima o poi, e il mio desiderio di avere altri figli non era certo un mistero. Ha dato sempre per scontato che avrei voluto portare in grembo il suo bambino. Per tre anni, alternava frasi come: “Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto” a “Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio”. Procreare era una scelta sua di cui io ero un mero accessorio», ha detto Balti riferendosi all'ultima relazione.

Così, alla fine di un relazione evidentemente sbagliata Bianca Balti ha deciso che la sua voglia di maternità non sarebbe mai più stata condizionata da un uomo. Perché essere donna vuol dire essere libera di decidere se essere madre o meno e se portare in grembo il figlio di uomo o di un altro. «Si spendeva molto nell’argomentare il perché io avessi bisogno di lui, ma non lui di me - ha raccontato - Si accertava che lo capissi e che non me lo dimenticassi. Me ne parlava in modo calmo, razionale e logico. E io, ovviamente, gli credevo. Piangevo, sbattevo la testa al muro, mi disperavo».

, quella che già di per sé può essere considerata come un vero atto femminista: congelare i propri ovuli, non per ragioni mediche, ma strettamente personali. Bianca Balti ha parlato di social freezing (una tecnica che permette di crioconservare gli ovuli) durante una diretta Instagram insieme alla dottoressa Marina Bellavia.

In una relazione in cui l’uomo si riteneva parte fondamentale e necessaria per la realizzazione di una gravidanza, Bianca Balti ha deciso di cambiare definitivamente quel punto di vista che per anni ha accecato le sue infinite possibilità. «Ho fatto social freezing lo scorso anno. Ho deciso di non limitare la mia possibilità di diventare ancora madre alla presenza di quell'uomo e in generale di una relazione», ha raccontato in modo sicuro, calmo perché consapevole dell'importanza del suo gesto e delle sue parole. Se voglio diventare madre e non trovo il partner giusto perché devo limitare il mio sogno?

Con questo racconto la modella ha lanciato una vera campagna femminista: l’emancipazione può toccare ogni tematica, anche quella riproduttiva: «Ho vissuto il congelamento degli ovuli in una maniera molto femminista. Per me significava svincolare il mio sogno di maternità da un uomo, da una relazione». Sempre più bella, ma soprattutto luminosa, Bianca Balti ha sempre condiviso messaggi sociali importanti, prima ancora di parlare di congelamento di ovuli aveva ricordato, la scorsa estate, l’importanza della salute mentale, rendendo il tema più quotidiano e meno tabù. Così è rinata. E il suo
continua a essere un messaggio fortissimo.