In media, ogni giorno si perdono tra i 50 e i 100 capelli e, in alcuni periodi dell'anno, anche molti di più. Li si ritrova sulla spazzola, nella doccia, sul cuscino e sui vestiti, ma... dove si buttano i capelli? L'istinto, probabilmente, suggerisce si liberarsene scaricandoli nel WC: una pessima idea e non solo perché potrebbero intasare le tubature, ma anche perché si tratta di una soluzione davvero poco sostenibile. La questione, in realtà, è molto più complicata di quanto si potrebbe pensare. I capelli, infatti, sono da considerare materiale organico e, in quanto tale, dovrebbero essere riciclati con i rifiuti compostabili. La questione, d'altra parte, non è affatto così semplice, specialmente se l'obiettivo è rendere la propria beauty routine green e sostenibile.

Dove si buttano i capelli: le regole

Per uno smaltimento corretto, la cosa migliore è seguire le regole del proprio comune in merito a peli animali e umani. Sebbene si tratti di materiale organico, infatti, potrebbe essere esplicitamente richiesto di gettarli nell'indifferenziata. Per chi possiede una compostiera, poi, la scelta è ancora più semplice: le piccole quantità di capelli sulla spazzola o sul cuscino, infatti, possono essere gettati lì, diventando parte del compost di casa. Ovviamente, se utilizzate i rifiuti organici per nutrire gli animali, gettare i capelli lì non è un'opzione.


Come fare con i capelli nella doccia

I capelli persi nella doccia o nella vasca devono essere maneggiati con cura (e, soprattutto, tolti dallo scarico per non intasarlo). Il miglior consiglio, in questo caso, è pulire regolarmente il tappo, utilizzando un dispositivo a retina che possa fermare e raccogliere i capelli. L'ideale, poi, è risciacquare i capelli: i residui di shampoo o sapone, infatti, non sono compatibili con lo smaltimento tra i rifiuti organici e, anche all'interno dell'indifferenziata, potrebbero ostacolare il naturale processo di degradazione nell'ambiente.