In un mondo che sorride e strizza l'occhio alla rivoluzione green come quello del beauty, il comportamento dei consumatori non può che essere il motore alla base del cambiamento. Una trasformazione settoriale tutt'ora in corso, stimolata dalla sensibilità delle nuove generazioni nei confronti delle tematiche legate all'ambiente, alla sostenibilità e all'impatto climatico, che ben si sposa con il ritrovato interesse durante i mesi di pandemia per la cura della persona. Testimone la Safe beauty, il legame tra bellezza e sostenibilità sembra essere diventato oggi indissolubile. Ma come si traduce tutto questo nella nostra quotidianità?
Beauty trend 2022: un'analisi dei consumi
Di recente Klarna, leader globale nei servizi bancari, di pagamento e di shopping, ha pubblicato il Beauty Report relativo all'anno 2022 che analizza i trend della categoria in tre paesi, ossia Francia, Spagna e Italia. Sulla base di 4000 testimonianze, raccolte nel mese di febbraio in collaborazione con l’agenzia di ricerche Dynata e divise per generazione, è emerso che il settore del beauty gioca un ruolo importante nel nostro Paese. La maggior parte degli acquisti, pari al 38%, si rivolge ai prodotti destinati alla skincare, seguiti da quelli per il make-up (26%), per la pulizia personale (13%), per il bagno (10%) e per i capelli (8%).
Per sentirsi bene nella propria pelle
Dai dati emerge che gran parte degli italiani intervistati, così come anche gli spagnoli, decidono di investire su prodotti beauty principalmente per sentirsi bene nella propria pelle. Al contrario, in Francia questo tipo di acquisto rappresenta una modalità per rispondere al desiderio di coccolarsi e dedicare del tempo a sé stessi. Complice la pandemia, le beauty routine si sono semplificate in favore di una valorizzazione dei concetti di self care (7 su 10 consumatori danno più priorità alla propria salute che all'aspetto) e di body positivity, che si traducono a loro volta in un ritorno all'essenzialità, sinonimo di qualità e consapevolezza. Per questo, uno dei maggiori impatti del lockdown sulle abitudini dei consumatori italiani è quello di dare più importanza ai prodotti per la skincare piuttosto che a quelli per il make-up, riconfermando la tendenza dell'Undermakeup e della G-beauty come nuove priorità in questo 2022. In termini di percentuale, il 33% degli intervistati afferma di non aver modificato le proprie abitudini, il 31% di preferire i prodotti per la pelle a quelli per il trucco, il 25% di dedicare più tempo alla beauty routine e il 23% di averla semplificata.
Un occhio rivolto alla sostenibilità, l'altro alla personalizzazione
Semplificare non significa fare passi indietro, però: i trend di consumo dimostrano il costante interesse rivolto alle innovazioni e alle nuove tecnologie sul mercato, inclusi i servizi di consulenza personalizzata per trattamenti ad hoc e l'acquisto di prodotti specifici. Tra gli orizzonti futuri gli italiani esprimono interesse nei confronti di applicazioni di realtà aumentata per la simulazione del make-up. Allo stesso tempo, tra le priorità dei consumatori spicca la preoccupazione crescente per l'ambiente e una sempre più insistente domanda di trasparenza da parte dei brand: se è 'senza' non è detto che sia sostenibile. L'analisi riporta che l'80% degli intervistati italiani ritiene doverosa una maggior chiarezza sul tema, il 71% afferma di prestare più attenzione alle etichette prima dell'acquisto mentre il 62% controlla attivamente che i prodotti siano, ad esempio, cruelty free, vegani o realizzati eticamente. Un trend che acquisirà sempre maggior credito è quello dei prodotti beauty ricaricabili che, contrariamente ai nuovi packaging più sostenibili ma pur sempre usa e getta, rappresentano una svolta nella produzione di Co2 e di rifiuti.
Cosa aspettarci quindi nel futuro del beauty? Sicuramente maggiore personalizzazione, un occhio di riguardo alla cura della pelle e una sempre più accurata attenzione alle formulazioni green che conquisteranno l'Europa intera.
