Nel commentare il nuovo adattamento cinematografico di Persuasione di Jane Austen i critici non hanno usato mezze misure: «Un disastro assoluto», secondo Vox, «Imbarazzante» secondo Variety, «Un abominio» per ReelViews. Per il Guardian «Trasformare Persuasione nella versione Jane Austen di Fleabag è stata davvero un'idea terribile» mentre per lo Spectator: «Tutte le persone coinvolte dovrebbero essere in prigione». Sotto la pioggia di critiche che continua a piovere senza pietà sul film diretto da Carrie Cracknell e disponibile Netflix, Dakota Johnson, che interpreta la protagonista ha provato a rispondere: «È una questione di gusti».

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MRC Bisous Pictures Mad Chance Fourth and Twenty Eight Films
Una scena dell’adattamento di Persuasione diretto da Carrie Cracknell

Secondo i critici, invece, i gusti non c'entrano: il problema è stato definito dal Guardian nella «modernizzazione poco elegante» dell'opera. Persuasione, ultimo romanzo di Austen e pubblicato postumo, in questa versione sarebbe una mix tra Fleabag e Bridgerton. «Come imitazione del successo di Netflix Bridgerton, Persuasione è una copia pallida» ci tiene a precisare Vox, mentre in molti sottolineano le affinità fin troppo esplicite con la serie di Phoebe Waller-Bridge: la protagonista che guarda continuamente in camera ammiccando agli spettatori o si ubriaca e piange nella vasca da bagno o sbuffa dopo una battuta sarcastica. «Persuasione è disponibile su Netflix solo da poche ore», scrive il Guardian, «quindi non c'è modo di sapere se Phoebe Waller-Bridge, la star di Fleabag , l'ha già visto. Si spera che non sia troppo tardi per fermarla, perché un'ondata di orrore è destinata a travolgerla in pochi secondi appena premerà play».

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Forse il problema sta proprio nella somiglianza troppo palese tra due prodotti amatissimi degli ultimi anni, quasi a voler riprodurre una formula vincente a tutti i costi. La modernizzazione, secondo i critici non è riuscita, non funziona: «Il contrasto tra i dialoghi moderni e il linguaggio appropriato per l’epoca di Jane Austen rende entrambi gli stili ancora più affettati», scrive, più pacato degli altri, il New York Times. «Sembra che alle frasi sia stato applicato un qualche tipo di filtro Instagram», sostiene invece il Los Angeles Times «o quei generatori di parole accattivanti e casuali, quei bot idioti che fanno riassunti online».

Ma non si starà esagerando? Jane Austen è sicuramente un mostro sacro difficile da toccare e, a quanto pare, se non si rispettano certi canoni bisogna prepararsi alla pesa pubblica. Dakota Johnson che interpreta la protagonista, Anne Elliot, ha provato a spezzare una lancia in favore del film: «Capisco che alcune persone possano non essere contente di questa modernizzazione ma è come una cover, non devi ascoltarla per forza, è un’interpretazione di artisti di un capolavoro», ha detto a Sky News. «Che vi piaccia o no, ci sono gusti diversi per libri diversi», ha aggiunto per smorzare i toni. Almeno per ora, tuttavia, la gogna continua.