Voleva essere una battuta, un modo per celebrare il suo ritorno a Sanremo 2024 questa volta non da concorrente ma da ospite sul palco di Piazza Colombo per l'ultima serata della kermesse. Invece il post di Tananai non ha fatto ridere nessuno o, comunque, ha destato ben più di una polemica. La foto in questione è stata pubblicata dall'artista su Instagram: lo ritrae con diversi chili in più - anche se si tratta solo di un peso finto aggiunto con Photoshop - e la didascalia riporta: «Spero di rimettermi in forma per l’ospitata a Sanremo, mannaggia ad Amadeus, mi stavo rilassando». Sotto i commenti della foto si leggono molte critiche per quello che è stato additato come un comportamento grassofobico gratuito e ingiustificato.

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Mentre si discute animatamente del fondo da 25 milioni di euro a supporto degli ambulatori che accolgono e curano persone con DCA che non compare nella nuova Legge di Bilancio 2024, la foto e la battuta di Tananai hanno acceso l'opinione pubblica su un tema, quello dei corpi, di strettissima attualità. Un utente ha scritto: «L’umorismo funziona quando non scherza sulle vite di persone marginalizzate - altrimenti è discriminazione. Riflettendo su quanto più difficile sarebbe la tua esperienza sul palco di Sanremo se fossi una persona grassa puoi capire quale sia il tuo grande privilegio e perché non sia divertente photoshopparti in un corpo grasso come se fosse un costume di Carnevale». Un altro ha aggiunto: «Mi sei simpatico, sei un bravissimo artista ma ti insegno una cosa: i corpi grassi non fanno ridere, l’ironia sull’ingrassare (oltre a non divertire) è pericolosa. Viviamo in una società grassofobica dove il dismorfismo è dilagante e disturbi come bulimia e anoressia ancora diffusissimi. Cosa cazzo ci trovi di ironico in questo post? Ti facevo intelligente, evidentemente mi sbagliavo».

C'è chi ha ricordato che Tananai, a febbraio scorso, ha racconto di aver sofferto di obesità da ragazzino e di aver patito molto per il suo peso, ma anche questa obiezione è servita a poco: i commenti di attivisti e semplici followers - anche Giorgia Soleri ha detto la sua - hanno specificato il fatto che nessuna esperienza personale può dare adito a giudizi sui corpi altrui, né alla derisione, consapevole o meno, dei corpi grassi.