Prima della rinascita del romance grazie al BookTok, prima della rivincita della commedia rosa al cinema e sugli scaffali delle librerie c'era lei: Sophie Kinsella, la mamma di Becky Bloomwood della saga I Love Shopping. Fenomeno da milioni di copie vendute in tutto il mondo, Kinsella (il suo vero nome è Madeleine Sophie Wickham), oggi è tra le autrici più note del panorama del romance internazionale e nome noto anche alle nuove generazioni che divorano i suoi libri (ne ha scritti 33, il primo si chiama A che gioco giochiamo ed è del 1995) e ne fanno recensioni e odi su TikTok. Per questo affetto spropositato che i lettori di ogni età hanno nei suoi confronti, l'annuncio che la scrittrice britannica ha fatto il 17 aprile su Instagram ha gettato i suoi fan nello sconforto: con un lungo post Kinsella ha infatti annunciato di avere un tumore al cervello.

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«Ai miei cari lettori e followers, volevo condividere con voi un aggiornamento sulla mia salute e ho aspettato di essere abbastanza forte per farlo. Alla fine del 2022 mi hanno diagnosticato un glioblastoma, una forma aggressiva di cancro al cervello. Non ho raccontato nulla perché volevo essere sicura che i miei bambini fossero in grado di processare la notizia nella privacy e si adattassero alla loro nuova normalità». Kinsella ha avuto cinque figli dal marito Henry Wickam: in pochi sanno che l'autrice Gemma Townley, anche lei penna del romance, è sua sorella.

«Al momento mi sto sottoponendo a radioterapia e chemioterapia, mi sento bene, anche se molto stanca. Sono grata alla mia famiglia e ai miei amici per il loro incredibile supporto e per i meravigliosi dottori e infermiere che mi hanno curato. E sono grata ai miei lettori per il supporto costante». L'autrice ha poi citato le reazioni a Sono Esaurita!, il suo ultimo romanzo che in Italia è edito da Mondadori ed è uscito nel 2023, come fonte di felicità in un periodo molto duro, citando poi le persone che, come lei, hanno ricevuto una diagnosi di tumore.

Kinsella è, per un'intera generazione di lettori, un vero e proprio culto: nei primi anni Duemila è stata tra le prime, insieme a Helen Fielding della saga Bridget Jones e Candace Bushnell di Sex and The City, a elevare un genere spesso bistrattato e considerato a solo appannaggio delle donne - da qui il termine commedia "rosa" - con una scrittura brillante, personaggi indimenticabili, vendite da record e successo cinematografico e televisivo. Come Fielding prima di lei, anche Kinsella nel 2009 è arrivata al cinema con una trasposizione della sua opera più amata, I love Shopping: a vestire i panni della shopaholic Becky c'era Isla Fisher, che è stata tra le prime a commentare il post della scrittrice con un messaggio di supporto.