«Sei una donna da record, che fa la storia. Con Cowboy Carter hai cambiato ancora una volta le regole del gioco ridefinendo un genere musicale e trasformando la nostra cultura. Sono così orgogliosa di te!». Il nuovo album di Beyoncé ha lasciato il segno anche in conosce bene la sua musica e la apprezza da decenni. Come Michelle Obama, che all'amica ha dedicato un lungo post su Instagram che celebra non solo del suo valore musicale ma anche sociale. «Questo album ci ricorda che tutti noi abbiamo potere. C'è potere nella nostra storia, nella nostra gioia, nei nostri voti». Un messaggio che è un omaggio al rapporto ultra decennale tra le due donne, iniziato nel 2009 sulla pista da ballo della Casa Bianca all'avvio del primo mandato di Barack Obama come Presidente degli Stati Uniti.

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Il colpo di fulmine tra Michelle Obama e Beyoncé è iniziato proprio agli esordi della carriera della prima come first lady. Nel 2011 sono iniziate le prime collaborazioni per il sociale, con la campagna Let’s Move! per sensibilizzare sul tema dell'obesità infantile. Reciproco affetto, ammirazione e sostegno sembrano essere da sempre gli ingredienti di un'amicizia che trascende le comuni origini ed è diventata un sodalizio non solo familiare ma soprattutto culturale. Nel primo caso ha contribuito a cementificare il legame anche la simpatia tra Barack Obama e Jay-Z, nel secondo l'impatto dei progetti in comune e l'incredibile autorevolezza delle due coppie, tra le più potenti, invidiate e capaci di influenzare le masse del panorama attuale ha ispirato non poche analisi e approfondimenti sul valore di una partnership come quella tra Beyoncé e Michelle Obama. Anche lontana dalla Casa Bianca, la moglie di Barack ha saputo mantenere intatta la sua carica mediatica, prestando solo a progetti e cause importanti la sua voce e il suo volto; e Beyoncé, con la sua riscoperta del country in chiave black, si è imposta nuovamente come esempio più unico che raro di attivismo musicale. Un'amicizia così va oltre il legame personale: ha un potere effettivo di muovere (e smuovere) le persone, di accendere l'azione, di cambiare le cose.