Lady Gaga, in onore del debutto in A star is born, ha concesso ai comuni mortali un lungo e paziente red carpet accanto al “suo” regista Bradley Cooper. Anche stavolta l’attore/cineasta si cimenta dietro la macchina da presa con un film musicale, Maestro (dal 20 dicembre su Netflix, dopo la Mostra del cinema di Venezia).

Si tratta di una storia vera, di un biopic sul direttore d’orchestra Leonard Bernstein raccontato con gli occhi e con le parole della moglie nel memoir “The Maestro”. Felicia, interpretata da Carey Mulligan, si è trasferita a Los Angeles per diventare attrice ma l’amore con il musicista ha deragliato il corso della sua vita. Il compositore, nato intorno agli Anni '20 del secolo scorso, ha segnato un'epoca e non solo perché è stato il primo al mondo negli Stati Uniti ma perché ha vissuto una vita che sembra fiction. Dichiaratamente omosessuale, ha vissuto un matrimonio in qualche modo affollato ma anche a suo modo devoto.

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Il film, prodotto anche da Steven Spielberg, è interamente girato in bianco e nero e vuole quasi mantenere una distanza di sicurezza dagli affari privati della coppia di protagonisti. Di fatto, la donna ha dovuto mettere in secondo luogo se stessa per far splendere e sostenere il marito. Sì, nonostante tutto.

Viene quasi da fare un paragone con Priscilla, la moglie di Elvis Presley, che proprio nei prossimi mesi verrà rivisitata da Priscilla Coppola, sempre con il placet della famiglia.

È in fondo questo il problema – se proprio ne volessimo trovare uno – di quando si racconta la storia di una persona vera, in carne e ossa. Con il suo grande sarcasmo, lo ha detto benissimo sir Andrew Davies, che ha scritto House of cards (versione originale britannica) e ha adattato i maggiori capolavori della letteratura, come Orgoglio e pregiudizio (nella versione con Colin Firth). Per la sua pace dei sensi ha sempre preferito scrivere di gente morta o personaggi di fantasia.

Si vede anche impercettibilmente che quando qualcuno – in questo caso Bradley Cooper – vuole compiacere la famiglia della persona che interpreta in qualche modo si genuflette, smorza, edulcora. In segno di rispetto, certo, ma anche per preservare il proprio progetto. Comunque la si pensi, è una scelta insolita e raffinata per la maratona delle feste, assolutamente da vedere.