Per Aurora Ramazzotti la gravidanza non è stata il momento idilliaco che molti raccontano, e ora che è giunta al termine della gestazione la 26enne ha deciso di aprirsi parlando delle difficoltà che ha dovuto affrontare soprattutto a inizio gravidanza, quando la notizia dell’arrivo del suo primo figlio è stata fatta trapelare con largo anticipo.

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«Io non volevo parlarne, ma sorridevo lo stesso», ha ammesso la primogenita di Michelle Hunziker a Vanity Fair ricordando i primissimi mesi, resi particolarmente complicati non solo a causa delle nausee che ha dovuto affrontare la 26enne.

«Capisco la buona fede, però è facile diventare inopportuni. È un momento delicato, intimo, pieno di insicurezze. E non è solo perché il primo trimestre è a rischio. Ci sono quelle che adorano essere incinte - come mia madre - e altre, come me, che fanno più fatica», ha ammesso Aurora Ramazzotti a pochi giorni dal parto. «Non è stato il periodo idilliaco che mi era stato dipinto, ero emozionata ma anche impaurita. Ed è doloroso parlarne perché ti senti sbagliata se manifesti questi pensieri. Mi dicevano che dovevo essere felice. La gente non accetta che tu possa vivere questa cosa in un modo diverso dall'entusiasmo», ha spiegato Ramazzotti con incredibile sincerità, portando alla luce un tema cruciale del quale si parla troppo poco spesso: ovvero che il periodo della gravidanza non è sempre bello e felice come molti dicono.

Nel corso dell’intervista la primogenita di Hunziker ha anche parlato del compagno Goffredo Cerza, dal quale avrà presto il suo primo figlio. «È una persone incredibile, un'anima antica intrappolata in un corpo giovane. Devo ringraziare tantissimo sua madre Francesca, che dice sempre: “L'ho cresciuto pensando all’uomo che avrei voluto incontrare”. E si vede», ha ammesso Aurora Ramazzotti, legata al fidanzato da più di 5 anni.

«La mia generazione vede la genitorialità come qualcosa che ti toglie. Forse io non sono così spaventata all'idea perché ho l’esempio di mia madre, per cui so che è possibile avere un figlio e anche una vita, so che la maternità può essere un’aggiunta non una sottrazione», ha spiegato la 26enne, più che convinta di voler diventare mamma molto giovane, proprio come aveva fatto a suo tempo Hunziker.

«L'idea di prendermi la responsabilità per tutta la vita di un altro umano non è stata facile, ci sono stati dei momenti nel corso della gravidanza in cui ho detto: che cavolo sto facendo? Soprattutto dopo avere scoperto che è maschio. Sono una donna, ho visto crescere più sorelle che fratelli, avrei avuto più esperienza. A una bambina potrei insegnare come difendersi da tutto quello che ho affrontato io», ha aggiunto la figlia di Eros Ramazzotti rivelando anche come per lei l’idea di stare insieme per tutta la vita con la stessa persona sia «quasi un’utopia».