«Ero un facile bersaglio del bullismo, ho patito tanto. Poi la musica è stata l'alternativa alla socialità. Scrivevo perché non ero invitato in determinati contesti. A un certo punto mi sono poi innamorato così tanto di questa cosa che Alfa è stato l'idealizzazione di chi volevo essere». A #CosmoIAM Alfa, aka Andrea De Filippi - rapper, cantautore e conduttore radiofonico italiano di 22 anni - parla di bullismo, si apre sulla sua storia, ci racconta come la musica sia stata valvola di sfogo e alternativa alla vita vera, come questa abbia definito la sua identità. Lo ascoltiamo nel monologo che l'autore ha regalato a #CosmoIAM.

Cos'è #CosmoIAM

#CosmoIAM: progetto costruito con gli studenti di alcune tra le più prestigiose realtà accademiche italiane chiedendo loro di rispondere con gli strumenti della loro formazione – video, illustrazioni, fotografie e racconti – alla domanda delle domande “Chi sono? Chi voglio essere?”. Progetto (ne avevamo parlato qui per la prima volta) che è diventato una mostra (2-5 marzo 2023) patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano. Un’esposizione, ma ancora di più un’esperienza dentro uno dei luoghi simbolo per l’arte della città, La Fabbrica del Vapore.


Il monologo di Alfa a #CosmoIAM

«Ciao, mi chiamo Andrea.
Ho 22 anni.
E ho paura.
Ho paura come tutti.
Ho paura di avere poco tempo.
Ho paura perché vorrei fare così tante cose che non so da dove cominciare.
Ho paura perché vivo in una società che corre, dove non conta più il risultato ma in quanto poco tempo lo ottieni.
E quindi tutti corrono e mi sembra che sappiano pure dove stanno andando.
Io no,
non so chi sono
ne chi voglio diventare.
E mi fa paura.
Paura come a tutti.
Ho anche ansia, ansia di non essere abbastanza per chi conta o di non essere unico proprio per nessuno, ansia di non trovare la mia strada, e poi dopo la pandemia ansia di aver perso tempo, forse troppo, senza poter tornare indietro.
È incredibile, ho 22 anni e a volte mi sento come un 90enne . Che poi lo so che non c’è niente di male nel farsi aiutare, forse da uno psicologo ci dovrei andare, ma questo significherebbe che sono matto? O comunque debole, non lo so.
Ho paura, paura come tutti.
E ho ansia, ansia come tutti.
Lo so, sbaglio ad avere fretta, a pensare che la vita vera cominci dopo che ho trovato la mia strada . Woody Allen diceva che la paura è la compagna più fedele, quella che non ti tradirà mai, per tutta la vita.
E allora perché cerco un equilibrio?
Perché razionalmente capisco ciò che emotivamente mi butta giù?
Perché la paura non la sconfiggi con la teoria. È qualcosa di viscerale, che non puoi uccidere, ma che puoi affrontare.
Quindi corri, cadi, rialzati, sbaglia, fatti aiutare, vivi.
Che per fortuna la paura è la più grande occasione di avere coraggio. Non conosco persone prive di paura, e chi dice di non averla o mente, o non ha fantasia.
Accetta di non avere quell’ equilibrio di cui tanto pensi di aver bisogno, soltanto chi sta fermo ce l’ha. Magari il senso della vita sta proprio lì. Tra un salto e l’altro».

Il monologo di Alpha, letto e recitato durante la giornata del 3 marzo alla Fabbrica del Vapore di Milano.