L'ha firmata anche Gloria Steinem, assieme a molte importanti organizzazioni femministe: è una lettera aperta, scritta per sostenere l'attrice Amber Heard dopo il processo della scorsa primavera, vinto da Johnny Depp, suo ex marito. Il testo è stato pubblicato su NBC News allo scopo di denunciare le molestie subite da Heard a livello mediatico per aver raccontato in aula le violenze subite da Depp. La relazione tra i due ha portato a un'escalation di violenze agghiaccianti che sono state trasmesse in diretta dal tribunale per volontà degli avvocati del divo di Hollywood. Lo scopo del processo era provare se Heard avesse o meno diffamato Depp dicendosi vittima di abusi domestici. La giuria ha dato ragione all'attore, ma si è scatenata un polverone mediatico.
Su TikTok, nei mesi del processo, si alternavano video che prendevano in giro Amber Heard per il suo modo di parlare dal banco degli imputati a clip che tentavano di dimostrare perché fosse una bugiarda. L'attrice, mentre raccontava di violenze fisiche, verbali e sessuali è stata accusata di tramare contro l'ex marito, di averlo provocato e di cercare soldi e attenzioni. «Gran parte delle molestie», si legge nella lettera con più di 130 firmatari, «è stata alimentata da disinformazione, misoginia, bifobia e un ambiente social monetizzato in cui le accuse di violenza domestica e violenza sessuale di una donna sono state prese in giro per divertimento». «Gli stessi tropi di disinformazione e victim blaming», sostengono i firmatari, «vengono ora usati contro altri che hanno subito abuso».
Sulla base delle testimonianze di Heard e Depp sono emerse violenze e bugie da entrambi i lati. Secondo la lettera, però, l'odio misogino ha avuto la sua parte e la spettacolarizzazione del processo ha portato a rischi tangibili per le survivor e i survivor di tutto il mondo. «A nostro avviso, il verdetto Depp v. Heard e il continuo dibattito su di esso indicano un fondamentale fraintendimento delle relazioni intime, della violenza sessuale e del modo in cui le survivor rispondono a essa». Secondo i firmatari, «Le conseguenze dannose della diffusione di questa disinformazione sono incalcolabili». «Abbiamo gravi preoccupazioni per il crescente uso improprio delle cause per diffamazione per minacciare e mettere a tacere le survivor», hanno concluso, «condanniamo la gogna pubblica di Amber Heard e ci uniamo al suo sostegno. Sosteniamo la possibilità di tutte le persone di denunciare partner intimi e casi di violenza sessuale senza subire molestie e intimidazioni».