Venticinque canzoni. Cinque atti. Il club Anni '70, il palco soul, il cubo elevatore, le luci, il grande cerchio che si muove dal soffitto allo sfondo. Marco Mengoni riadatta il suo show per gli stadi e lo porta all’interno dei palazzetti, dove il contatto con il pubblico si fa più vicino e intenso. Un grande lavoro di video e parole, di energia e intimità, su un palco di gradoni a semicerchio, una scala centrale bianca, un cerchio che segue i movimenti dello show, una piattaforma che si alza e diventa proscenio e poi palco elevato a cinque metri di altezza.

Al centro di tutto questo l’artista, che con la sua musica in tredici anni di carriera ha raccolto quasi 40 dischi di platino. Ci sono i suoi grandi successi come “L’essenziale”, “Sai che”, “Guerriero”, “Ti ho voluto bene veramente”, “Pronto a correre”, “Esseri umani”, ci sono i brani dell’ultimo disco “Materia (Terra)” come “Cambia un uomo” che apre lo show, “Luce”, “Una canzone triste”, e quelli del nuovo disco Materia (Pelle) in uscita il 7 ottobre. È il secondo volume della trilogia: Pelle che indica contatto, pelle che è intimità, nudità, il mostrarsi per quello che si è, senza sovrastrutture.

marco mengoni tour concerti milanopinterest
andrea bianchera courtesy

E il contatto è la chiave di questo nuovo tour completamente sold out che arriva a pochi mesi dai suoi primi stadi che aprono già la strada ai cinque per ora annunciati in arrivo nell’estate del 2023 (Padova, Salerno, Bari Bologna e Torino). «Disco e live sono in divenire, chissà se per i prossimi stadi non avrò già pubblicato anche il terzo disco. Per ora esce il secondo, il frutto di lavoro di questi mesi, il voler riconoscere la diversità e attraversarla per arricchirsi».

Dà inizio al concerto passando in mezzo al suo pubblico e lo cerca per tutta la durata del concerto. Lo ascolta, lo guarda: «Nei palazzetti c’è un po’ più di convogliamento. Riesco a vedere il mio pubblico negli occhi. A vedere le emozioni che provano. Parlo di più come fossi in teatro. Ci sono cose molto positive nei concerti allo stadio. C’è la botta emotiva, il ritorno di un’energia pazzesca che arriva a tante persone, un volume quasi tangibile che torna sul palco. Nel palazzetto viene meno, ma io mi sento un po’ più protetto, più a casa, come se potessi parlare all’orecchio della persona che mi sta davanti», racconta un paio di ore prima di salire sul palco. Non porta solo le canzoni ma anche messaggi e ricordi.

instagramView full post on Instagram

Ci sono i flashback, momenti intimi, parole che risuonano, dalla ricerca di salvezza ai messaggi di ricerca personale. Non è da solo. C’è la sua band storica, ci sono quattro coristi, ci sono anche i ballerini. Si alternano i colori, il palco diventa rosso, si riempie di fuoco, poi blu e di cascate. Cambiano anche i vestiti, Versace, Valentino, Missoni. Eleganza, libertà, Mengoni evolve ma non cambia nel legame con la sua gente e se nel nuovo disco il focus è l’incontro, questo show è la prova che il progetto è pensato a trecentosessanta gradi sul contatto.

«Pelle è immergersi in una cultura diversa dalla nostra, attraversare un’altra persona. Prendere qualcosa dall’altro e restituire. In un’epoca come questa batto i pugni sul tavolo e dico "Attraversiamoci, comprendiamoci". Conoscere qualcosa di distante da noi può essere solo positivo, un arricchimento di noi stessi. La vita mi ha insegnato, e il nuovo disco ne è la riprova, che nell’incontro con le persone ho sempre imparato qualcosa. Ci stiamo allontanando.


E allora chiamo il disco “Pelle” perché la pelle è uno dei sensori più sensibili che abbiamo. Toccando un’altra persona capiamo tante cose e la pelle ci fa capire quanta storia c’è. Le cicatrici, le rughe, le occhiaie, mi fanno capire che persona unica sei tu e che persona unica sono io». L’incontro avviene: «Canto davanti a un muro di sconosciuti. Ma fa bene lasciarsi andare, incontrare gli altri e non avere paura di ciò che non conosciamo. Questo muro di sconosciuti mi ha fatto un sacco bene in questi anni», dice al pubblico. E cantando le differenze crollano. Buona la prima. Il tour prosegue fino a fine ottobre.


La scaletta del concerto

  • Cambia Un Uomo
  • Esseri Umani
  • No Stress
  • Voglio
  • Muhammad All
  • Psycho Killer
  • Credimi Ancora
  • Mi Fiderò
  • Tutti I Miei Ricordi
  • Luce
  • Proteggiti da me
  • Una Canzone Triste
  • Parole In Circolo
  • L'Essenziale
  • In Città
  • Sai Che
  • Hola
  • Ti Ho Voluto Bene Veramente
  • Duemila Volte
  • Guerriero
  • Ma Stasera
  • Pronto A Correre
  • Io Ti Aspetto
  • Ancora Una Volta
  • Buona Vita