Solo questa estate su social e tabloid impazzavano diapositive patinate della loro estate a Formentera. Oggi Margot Robbie e Cara Delevingne tornano a monopolizzare i trend su twitter, ma questa volta non per i giochi con la glassa della torta di compleanno su uno yacht alle Baleari. Le lacrime della star di Barbie a poche ore dalla visita alla casa di West Hollywood dell'amica sembrano confermare le mezze frasi dei giorni scorsi e per nulla alleggerire la preoccupazione dei fan sulla salute della modella inglese. Cara non sta bene, è inutile nasconderlo, lei stessa negli anni non ha mai nascosto le sue battaglie contro la depressione e le dipendenze, ma è altrettanto certo che non è sola e può contare sul supporto degli amici e della sulla famiglia.

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Il 12 agosto Cara ha compiuto 30 anni e ha festeggiato su uno yacht tra Ibiza e Formentera con gli amici, tra cui Margot Robbie, conosciuta sul set di Suicide Squad nel 2016 e Sienna Miller. Subito dopo è stata avvistata al Burning Man (28 agosto-5 settembre), il famosissimo festival che dal 1991 va in scena nel bel mezzo del deserto di Black Rock, in Nevada dove i partecipanti «sono invitati a costruire la Black Rock City, una città utopistica di comunità libera dai costrutti sociali e totalmente devota all’arte». Alcuni presenti hanno iniziato a notare da parte della Delevingne una serie di comportamenti anomali.

Secondo alcuni insider contattati dal Daily Mail, per tutti i giorni della manifestazione, Cara non avrebbe mai mangiato e non si sarebbe mai lavata, passando tutto il tempo a fumare «una pipa sospetta». Il 6 settembre, il video shock che ha fatto il giro del mondo in cui all'aeroporto di Los Angeles appare trasandata e in stato confusionale: non riesce a tenere in mano il cellulare, a stare ferma, si muove in maniera scoordinata come incapace di controllare i movimenti del corpo. Sui social ansia e preoccupazione con i fan che hanno ipotizzato che l'attrice potesse essere sotto l'effetto di sostanze e che stia passando un momento di particolare fragilità psicofisica.

Nei giorni scorsi la 30enne ha disertato due appuntamenti lavorativi molto importanti, la presentazione della sua capsule Cara Loves Karl a New York, e gli Emmy Awards dove era presente il cast al completo di Only Murders in the Building. Cosa sta succedendo a Cara Delevingne? Le foto di Margot visibilmente sconvolta e sofferente dopo averle fatto visita non promettono bene e di fatto legittimano l'apprensione dei giorni scorsi. I fan sui social si sono stretti intorno alla it girl, perché la fragilità mentale non deve essere un tabù, un motivo di vergogna o di emarginazione. Cara, a cui è stato diagnosticato un deficit di attenzione e iperattività (ADHD), ha più volte raccontato di aver avuto un’adolescenza difficile segnata dalla grave dipendenza dall’eroina della madre e dal bullismo subito a scuola.

Nel suo biopic, la top inglese ha raccontato della depressione che la portò a ritirarsi da scuola all’età di 15 anni e dei pensieri suicidi: «C’era un lato oscuro in me. Mi odiavo per essere depressa, per sentirmi depressa, odiavo questa sensazione. Non capivo che cosa stava succedendo eccetto il fatto che non volessi vivere più», le sue parole. In un episodio del podcast Goop con Gwyneth Paltrow dell'anno scorso, ha rivelato di aver pensato di togliersi la vita anche nel corso del travagliato percorso di accettazione della sua sessualità: «Mi vergognavo così tanto che sono caduta in depressione, ho pensato al suicidio», ha detto.

«Siamo tutti incredibilmente preoccupati. La situazione è peggiorata da alcune settimane e la famiglia di Cara si sta dando da fare», ha detto a The Sun un caro amico, «si parla di intervenire e assicurarsi che ottenga l'aiuto di cui potrebbe aver bisogno». La visita di Margot potrebbe essere un altro segno che gli amici e la famiglia della modella sono pronti e disposti a offrirle supporto. «La depressione non è qualcosa di cui vergognarsi. Accettatevi per come siete, amatevi, accettate le vostre imperfezioni, perché sono quelle che ci rendono speciali» ha detto Cara nel 2015 alla conferenza Women in the World a Londra e oggi queste parole, le sue parole, hanno un significato ancora più profondo.