«Buonasera Fabio». È così che si è presentata nel salotto di Fabio Fazio Lady GaGa, ospite a Che tempo che fa in occasione della premiere milanese del film House Of Gucci, pellicola firmata dal regista Ridley Scott dove la cantante di Rain On Me si cala nei pani di Patrizia Reggiani al fianco di un cast stellare composto da Adam Driver, Jared Leto, Al Pacino, Salma Hayek e Jeremy Irons. Nel corso dell’intervista Lady GaGa, il cui vero nome è Stefani Germanotta, ha parlato del calarsi nei panni della moglie di Maurizio Gucci mandante dell’omicidio del marito («Molti dicevano che era alla ricerca di denaro, che si è sposata e ha ucciso per quello, ma ho scoperto che quando ha sposato Gucci suo marito non era ancora ricco, quindi mi sono resa conto che la storia era complicata»), per poi arrivare a dire la sua in merito al ddl Zan dopo che il conduttore di Che tempo che fa le ha mostrato le immagini del corteo tenutosi a Milano il giorno seguente all'affossamento del disegno di legge, con i partecipanti alla manifestazione che intonavano il brano di GaGa Born this way.

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«Vorrei dire una cosa alla comunità Lgbtq+ italiana: siete davvero coraggiosi, siete i più gentili, siete un'ispirazione. Dovete essere protetti a tutti i costi come tutti gli esseri umani che vivono sul pianeta. Continuerò a scrivere canzoni per voi e continuerò a lottare per voi» ha affermato con evidente commozione la 35enne, la quale ha poi parlato della lavorazione del film House of Gucci, le cui riprese sono avvenute interamente in Italia. Un paese il nostro che GaGa ama profondamente e che è nelle sue radici ma che, purtroppo, non ha avuto la possibilità di visitare come avrebbe desiderato a causa della pandemia che le impediva di uscire dal comune n cui si trovava. Nonostante questo Germanotta ha avuto modo di osservare più da vicino gli italiani affermando che le donne di piazza di Spagna sono forte e temerarie, due aggettivi questi che un tempo non si addicevano alla cantante di Shallow (brano contenuto nella colona sonora del film A star is born), le cui immagini viste da Fazio dell’esibizione al fianco di Bradley Cooper durante la notte degli Oscar del 2019 l’hanno commossa fino alle lacrime.

Che dietro a quel pianto ci fosse qualcosa di più? Stando alle parole dette da Lady GaGa no. «Provo tantissima gioia: riguardando questo filmato, penso alla mia famiglia che rivedrà queste immagini e ne saranno orgogliosi» ha spiegato la 35enne ospite a Che tempo che fa, ancora profondamente legata all’attore con il quale (si era vociferato) fosse nato un feeling speciale sul set. «Devo dire grazie a Bradley Cooper, che è stato un regista bravissimo e mi ha dato un grande opportunità con A Star Is Born. Con il mio personaggio si vede come sono io, si vede un pezzo di me che nessuno ha mai visto prima. E l’amicizia tra noi due ha dato una spinta al film» ha poi concluso la popstar.

Ma se tra Lady GaGa e Bradley Cooper non c’è mai stato nulla di più di una semplice amicizia, come si piega la luce che emanava la cantante di Stupid Love all’epoca? Semplice, merito della recitazione. «Non mi sono mai sentita bella, ma l'arte mi fa sentire bella, la moda, la tua fantasia ti fanno sentire bella», ha proseguito Germanotta. «L'Italia è il luogo dove mi sono sentita più bella in assoluto in tutta la mia vita perché in America quando la gente vede qualcuno come me dice che è pazza, ma in Italia in piazza di Spagna le donne sono vestite in modo incredibile, con le loro unghie perfette, i capelli biondi, sono vibranti, belle».

Da sempre molto attenta al ruolo delle donne all'interno della società, nel film House of Gucci GaGa fa i conti con un mondo patriarcale dove il sesso femminile era dipendente dai maschi, costretto a sottomettersi e a ricoprire posizioni di secondo piano rispetto agli uomini. «Penso che essere secondarie rispetto ai maschi venisse insegnato. Silvana Reggiani, madre di Patrizia, parlava tanto con lei, quando era piccola, di sposare un uomo ricco. Io voglio lavorare sulle cose nelle quali credo, e credo che si sia sposata per amore: mi spiace l’idea che la donna per contare debba andare alla ricerca del denaro». Una filosofia questa che non fa parte della vita della 35enne che ha sempre badato a se stessa senza avere bisogno di un uomo che paghi per lei, poiché la vera indipendenza è proprio questa: avere la possibilità di scegliere ciò che si desidera senza dover far dipendere dal volere altrui le proprie decisioni.

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