Gli organi genitali femminili sono un grande mistero per la maggior parte delle persone, anche (e forse soprattutto) per le donne. Ma conoscerli bene e da vicino è importante, anzi fondamentale, per capire come funzionano, qual è il loro scopo e soprattutto come prendersene cura al meglio – per evitare spiacevoli danni ed effetti collaterali. Oggi ci soffermiamo sulla vulva, la parte esterna e visibile dei genitali delle donne.

Vulva: cos'è e da cosa è composta?

Ora che abbiamo capito a grandi linee cos’è la vulva e da quali parti è composta, analizziamo meglio ognuna di esse.

  • Le grandi labbra sono disposte in verticale. Nascono dal monte di Venere e finiscono nella zona pre-anale. Rappresentano la parte più esterna della vulva e (quando siamo a gambe chiuse) la proteggono e la nascondono. Lunghe in media 7-8 cm, è qui che appaiono i peli dalla prima adolescenza. In menopausa invece diventano più sottili perdendo tessuto adiposo (sono ricche di adipe).
  • Le piccole labbra sono interne rispetto a quelle grandi, e la loro conformazione può variare a seconda di fattori di genetica, costituzionali e razziali. Nel periodo fertile appaiono rosee e umide, mentre in vecchiaia assumono un colore bruno. Sono ricche di filamenti nervosi, il che le accomuna agli organi erettili.
  • Il monte di Venere, o monte del pube, è una sorta di cuscinetto adiposo che si trova al di sopra delle labbra. Anche qui compaiono peli ovviamente.
  • Infine abbiamo il clitoride, centro del piacere femminile. Un piccolo organo erettile che potremmo paragonare a un pene un po’ rudimentale. A sua volta è formato da un glande e da un corpo (sprovvisto però di strutture cavernose), e talvolta ha un prepuzio e persino un frenulo. Può raggiungere i 6 cm di lunghezza nella sua interezza e si ipertrofizza in uno stato di eccitazione.

A cosa serve la vulva?

La vulva ha diverse funzioni. Innanzitutto è indispensabile nella minzione, perché sono proprio le piccole labbra a indirizzare correttamente il getto di urina che fuoriesce dall’uretra. Ovviamente ci permettono di avere rapporti sessuali fornendoci la corretta lubrificazione di vulva e vagina. E infine consente al feto di fuoriuscire durante il parto. Insomma, dei compiti non da niente.

Vulva o vagina? Facciamo chiarezza

Spesso i termini vulva e vagina vengono confusi, ma non si tratta di sinonimi. Della vulva ormai sappiamo abbastanza, e possiamo affermare che è ben diversa dalla vagina – ovvero la parte interna dell’apparato genitale femminile. Per essere chiari, possiamo dire che la vulva è la “porta d’ingresso” verso la vagina.

Vulva e orgasmo

Quante volte avrete sentito parlare di orgasmo clitorideo? Anche in contrapposizione a quello vaginale? Ebbene, facciamo chiarezza. Innanzitutto, ci teniamo a specificare che per raggiungere l’orgasmo femminile ci sono diversi fattori da considerare – non tanto anatomici quanto psicologici. Ogni donna può raggiungere l’acme in maniera diversa: ad alcune basta la sola penetrazione, ad altre la stimolazione mammaria, e così via. Ma una cosa è certa: stimolare e conoscere il clitoride è la via più semplice per raggiungere l’amplesso.

Vulva e igiene intima

Trattandosi dell’esterno della vagina, la vulva è una parte molto delicata ma che necessita di una pulizia profonda e particolari cure. In caso di scarsa igiene intima possiamo andare incontro a irritazioni e pruriti, ma anche infezioni, cattivi odori, perdite… Insomma, la pulizia è fondamentale per la salute e il benessere della nostra vulva. Ma come lavare la vulva correttamente? Innanzitutto la direzione: dal monte di Venere verso l’ano (mai il contrario). Poi il detergente, che deve avere un ph naturale per questa zona sensibile. Asciughiamo bene la vulva, tamponando senza strofinare con un panno morbido. Infine, occhio alla biancheria: evitiamo cose strette, stringenti, tessuti fastidiosi (come il pizzo) e soprattutto taglie scorrette.