Sta facendo il giro del web un video di John Kransiski e della moglie Emily Blunt, splendidi sul red carpet dei Golden Globe 2024, che si scambiano delle battute sottovoce in attesa di entrare nel Beverly Hilton Hotel per godersi la serata. In un frame, il regista sembra dire: «I can't wait to divorce», «Non vedo l'ora di divorziare», il tutto sussurrato alla compagna davanti alle telecamere.

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Nel video, almeno stando alle analisi del labiale che creators e giornalisti di tutto il mondo hanno fatto per capire le parole di Kransiski, il regista sembra dire anche: «Non ce la faccio più». C'è chi pensa che le vere parole del marito di Emily Blunt, con cui fa coppia fissa da oltre 15 anni, siano state invece «I can't wait to get indoor», ovvero «Non vedo l'ora di entrare», ma la teoria più diffusa online, nonostante l'apparente sintonia di una delle coppie più longeve di Hollywood, sembra essere quella del divorzio. La prossemica di Kransiski, il sorrisetto falso alla volta dei giornalisti, l'insofferenza generale per il contesto a molti sono sembrati un calco degli atteggiamenti di Ben Affleck, marito di Jennifer Lopez spesso colto dalle telecamere a lamentarsi dei fotografi, a sbuffare per i paparazzi e persino in momenti di stizza nei confronti della sua partner. In entrambi i casi le battute e i gesti di Kransiski e Affleck sembrano una sorta di grido d'aiuto, un modo per comunicare frustrazione e insofferenza al proprio compagno pur travestendolo da battuta o da scherzo.

Senza arrivare ai confini di Hollywood dove tutto è amplificato dall'attenzione mediatica e le dinamiche interpersonali sono cosa diversa da quelle sperimentate tutti i giorni dalle persone normali, la presunta battuta sul divorzio di John Kransiski a Emily Blunt apre un quesito: quali sono le parole e i gesti che usiamo per comunicare che non ce la facciamo più ad andare avanti in una relazione? Le frasi per dire «Non ti amo più», oppure «Non sto più bene con te» scaturiscono da un glossario in divenire, che non ha regole fisse né derive anticipabili. Se ascoltarle è difficile, anche pronunciarle - o anche solo configurarsele in testa- lo è. E travestire quel sentimento (finito) da battuta aiuta a nascondere le reali emozioni in ballo, sfogare in un gesto di stizza la propria insofferenza (in pieno stile Ben Affleck) può dare una mano a prendere tempo, a rimandare l'inevitabile a momenti migliori. Sempre che esistano.