Ci sono le persone che ami, di cui ti fidi e con cui vai quasi sempre d'accordo e ci sono quelle persone che proprio non sopporti, non ti piacciono, non c'è feeling, non trovi punti in comune, le eviti come la peste. Fin qui tutto bene, almeno secondo gli esperti. Il vero problema, dicono gli studi, non sono le relazioni positive e non sono nemmeno le relazioni negative, sono quelle ambivalenti. È lì che si creano i cortocircuiti tossici, è lì che stanno le red flag, è lì che si rischia di farsi del male.

sex and the citypinterest
Sex and the City Productions, Darren Star Productions, Home Box Office

Si potrebbe pensare che, dato che le relazioni ambivalenti hanno dei lati buoni e dei lati meno buoni, si collochino semplicemente a metà strada, anche nell'impatto che avranno sulla nostra vita. Per la serie: se male e bene si compensano, la situazione alla fine è neutra. In realtà, numerosi studi hanno dimostrato che le relazioni ambivalenti, sono da classificarsi uniformemente negative. Secondo lo studio Social Ambivalence and Disease (SAD): A Theoretical Model Aimed at Understanding the Health Implications of Ambivalent Relationships, non solo sono meno efficaci nell'aiutare le persone a far fronte allo stress, ma sono a loro volta notevoli fonti di stress. Questo vale in coppia, tra amici, tra colleghi. Come scrive il New York Times «Sono i suoceri che si offrono volontari per badare ai tuoi figli ma sminuiscono la tua genitorialità. La compagna di stanza che ti aiuta a superare una rottura e poi inizia a uscire con il tuo ex. Il manager che elogia il tuo lavoro ma ti nega la promozione».

gossip girlpinterest
Getty Images

Gli studi mostrano che, quando siamo in presenza di una di queste persone, si attivano dei meccanismi di difesa anche a livello corporeo. «La ragione più intuitiva è che le relazioni ambivalenti sono imprevedibili», spiega al NYT lo psicologo Adam Grant, «Con un nemico ben definito, alzi uno scudo quando lo incontri. Con una persona ambivalente, non sai mai se incontrerai dottor Jekyll o il Mr. Hyde». Allo stesso tempo può essere difficile tracciare dei confini proprio per l'alternanza tra componenti positive (a cui spesso ci aggrappiamo e che ci fanno sentire in debito con queste persone) e componenti negative. Le altalene emotive, poi, sono spesso romanticizzate nei rapporti di coppia perché tengono vivo l'interesse e aumentano, almeno all'apparenza, la passione. Questo, però, influisce sulla nostra salute: secondo uno studio del 2012, le relazioni ambivalenti portano a un maggior rischio di malattia e possono portare a un aumento della pressione sanguigna. Chiudere delle relazioni ambivalenti non è certo facile, specie se si trascinano da anni e ormai siamo abituati a dare per scontati gli alti e bassi. Forse, però, sapere che fanno male alla salute e che è scientificamente provato che sia così, può aiutarci a guardarle con occhi diversi e a giudicarle per quello che sono.