Che si trattasse di una campagna pubblicitaria, da Heaven di Marc Jacobs a Shoreditch Ski Club, di uno scatto rubato per strada durante la settimana della moda o di uno dei dump in cui mostra provocatorie T-shirt con la scritta (vedi quella con la stampa «BEST TITS ON INSTAGRAM») e documenta sinceramente le varie tappe della sua storia, negli ultimi due anni a tutti è capitato almeno una volta di imbattersi in un post di Mia Khalifa. Non a caso, stando a quanto riportato da Lefty, solo durante il mese di presentazioni dedicato alla stagione autunno inverno 2023/2024 aveva raggiunto un EMV (Earned Media Value) pari a oltre 7,8 milioni di dollari, superando Kylie Jenner e Zendaya. Di conseguenza, era solo questione di tempo prima che l'ex porno-attrice di origini libanesi si guadagnasse il titolo di "It Girl" indiscussa sulla prima pagina di ogni testata.
La verità è che il punto di svolta per Mia è davvero arrivato solo ora, a una settimana dal debutto del suo brand, quando Business of Fashion l'ha intervistata per dedicarle una speciale retrospettiva partendo dalla domanda «Può l'"It Girl" di Internet Mia Khalifa costruire un'attività duratura?». Nell’articolo, Joan Kennedy riconosce i risultati ottenuti da Mia e, sottolineando come lanciare un marchio rappresenti una sfida completamente diversa da conquistare i social media, guida l'imprenditrice nel tracciare un ritratto (del futuro) di Sheytan.
Moda 2023, tutto su Mia Khalifa
Ma andiamo con ordine: Mia, al secolo Sarah Joe Chamoun, nasce sotto il segno dell’Acquario nella Beirut del 1993. Vive in Libano fin quando all'età di sette anni si trasferisce con i genitori in America, nel Maryland, dove ha trascorso l’adolescenza prima di recarsi a El Paso per conseguire un BA Degree in storia presso l’Università del Texas. Parlando degli anni in Maryland, ha raccontato di essere stata vittima di bullismo durante gli anni del liceo in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. A 21 anni comincia la sua carriera come attrice porno, ma è presto costretta a interromperla a causa di alcune minacce di morte ricevute dall’ISIS per aver recitato indossando un hijab e mostrando tatuaggi raffiguranti l’inno nazionale e il simbolo del partito cristiano-conservatore del Libano.
Dopo il ritiro dalla scena, ha descritto i mesi nell'industria del cinema per adulti come un periodo molto buio e tossico, smentendo le voci riguardo presunti guadagni stellari e continuando a chiedere la rimozione di alcuni video ancora promossi dai siti di Bang Bros e PornHub a tal punto che nel 2020 circa un milione e mezzo di persone ha chiesto #GiustiziaPerMia tramite una petizione lanciata su Charge.org.
Degli anni trascorsi a riabilitare la propria immagine e a riconnettersi con il proprio corpo Mia Khalifa ha parlato in un emozionante articolo autobiografico apparso il 28 giugno sul sito di Vogue. Si da il caso che mancassero meno di due settimane al debutto del suo brand: come se per inaugurare un nuovo capitolo l’imprenditrice avesse sentito il bisogno di mettere una volta per tutte un punto a quello precedente. E così, 65 milioni di seguaci dopo, fra quelli di Instagram e TikTok, è arrivato il momento di Sheytan, che segna un prima e un dopo nella carriera di Mia, ora pronta a passare da #ItGirl a imprenditrice.
In arabo, Sheytan vuol dire "diavolo": «chiunque non lo capisca non sarà il mio pubblico», ha dichiarato Mia a BoF, prevedendo che una parte di pubblico avrebbe interpretato il suo progetto come un sacrilegio. Ad ogni modo, sacro e profano e Oriente e Occidente si incontrano nei gioielli per il corpo di Sheytan, dalle collane alle cavigliere, contribuendo a creare un immaginario unico. A popolarlo, preziosissimi prodotti realizzati in Italia, a Firenze, e nella regione inglese del Kent. Parlando con BoF, Sara Burn ha annunciato che a dicembre Sheytan lancerà anche la prima capsule di gioielli in edizione limitata. Saranno numerose le collaborazioni del brand con i principali marchi di streetwear, e cominceranno da Aries. Inoltre, in generale, Sheytan realizzerà anche body-jewel su misura.
