Micam: le scarpe più hot per la primavera/estate 2015
Si conclude domani il Micam. Guarda le novità più creative!
Si conclude domani il Micam, la vetrina mondiale in cui da ogni angolo del globo arrivano le collezioni di calzature per la primavera/estate 2015, al quale hanno partecipato 1.557 brand di cui 617 stranieri, con l’importante debutto di Christian Lacroix, Colmar, Missoni e Porsche. Ci aspettano tinte pastello e un mix di pelle e paglia, scarpe che impazzano nel mercato asiatico e che in Europa non tarderanno a far breccia nel cuore di chi ad una scarpa ben congeniata non sa proprio dire di no.
Monica Garcia
MONICA GARCIA arriva da Madrid con i suoi tacchi in tilapia e anguilla. Un brand portoghese, di fascia decisamente alta, capace in appena 12 anni di imporsi sul mercato, soprattutto quello giapponese e che si presenta al Mipel per il terzo anno consecutivo. Per acquistare un suo modello sono necessari almeno 500 euro. Le sue scarpe però sono delle vere e proprie progettazioni: lei Monica, che è riuscita a rendere un gioiello di scarpa anche una semplice ballerina, lei che deve alla nonna sarta gran parte dell’amore che oggi conserva ancora per la moda. Una scarpa, completamente made in Spagna che reinventa la sua tradizione, con uno stile retrò-cool capace di far impazzire i buyer per quello spirito indipendente e quel tocco di tendenza che non passa mai di moda.
MINNA PARIKKA
MINNA PARIKKA è un brand tutto finlandese che ha vinto a prescindere e a priori da tutto, perché è riuscito a finire ai piedi di un’icona del nostro secolo, Lady Gaga ma anche di una first lady. Ed è riuscita a mettere d’accordo una bellezza come quella di Fergie dei Black Eyed Peas con la dirompente femminilità di Beth Ditto, frontwoman del gruppo punk-soul dei Gossip. Un brand nato quando alla tenera età di 15 anni la designer capì che le scarpe erano la sua unica e sola vocazione e che di questa passione poteva farne un grande business. Una femminilità giocosa, audace, eccentrica che non rinuncia mai però alla cura del dettaglio, data dall’artigianalità che resta pur sempre alla base di ogni singolo modello: la nuova collezione, ispirata agli animali inserisce orecchie puntute da gatto su raffinate décolletées o lunghissime da coniglio su indimenticabili sneakers. È così che la trentaquattrenne scandinava nel suo paese è riuscita a diventare una celebrità al punto da avere un francobollo tutto suo. Nel tempo è stata capace di fare del mercato asiatico il palcoscenico di riferimento per le sue creazioni. Chapeau.
Joe Nephis
JOE NEPHIS è l’anagramma della sorella maggiore, Josephina il brand femminile con più di vent’anni alle spalle, rilanciato nel 2011 con un percorso di internazionalizzazione che lo ha portato sotto i riflettori del Who’s next di Parigi, oltre al Premium di Berlino e Monaco e che in questo caso si declina in scarpe da uomo capaci di attirare l’attenzione grazie alle linee e ai colori scelti dal designer marchigiano Angelo Malaisi. Trent’anni compiuti per lui e due collezioni alle spalle, entrambe realizzate per un uomo che al prodotto di moda preferisce un oggetto destinato a rimanere nel tempo. Lavorazione artigianale, scelta di materiali di altissima qualità e prodotto finale da rintracciare in quella oramai poco battuta strada dell’artigianato made in Italy che riesce, in questo caso, a impreziosirsi di dettagli giovani, di colori in contrasto che lasciano il segno, di tagli a volte arditi ma mai fuori luogo. Il bianco e il nero la fanno la padrone con l’inserimento di punte di colore giallo, celeste e rosso, capaci di rendere ancora più accattivante un prodotto che ha nel suo motto la sua essenza: «Il nostro scopo è la democratizzazione del design, non del lusso». Uomini fatevi avanti.
United Nude
UNITED NUDE è un brand olandese che lascia il segno per il coraggio, perché ha da poco presentato a New York e ora finalmente anche in Italia, una scarpa galleggiante che può essere stampata in 3D, il tutto grazie alla partnership con la società di tecnologia 3D Systems, che permette di costruire il modello tramite una stampante 3D Cube. Per questo e molto altro dobbiamo ringraziare il direttore creativo Rem D Koolhaas, lo stesso che si è vista recapitare una richiesta di personalizzazione da parte di Lady Gaga, lo stesso che ha fatto di un manifesto il suo punto di partenza: rompere le regole. E ci riescono in pieno, come anche ad imporsi in estremo e medio Oriente oltre che in Inghilterra. Serve coraggio, ardore, serve quel genio e quel pizzico di sregolatezza che solo le grandi menti hanno.
Guava
GUAVA, brand firmato dalla designer trentenne Ines Caleiro, arriva dal Portogallo e all’attivo ha 8 collezioni, nate con una forte contaminazione americana, terra nella quale ha vissuto per diverso tempo. Per lei la moda è architettura, e i suoi disegni sono una chiara fusione tra la seduzione geometrica di forme perfette, l’esperienza urbana e una nuova prospettiva del design, parliamo di quello da indossare, ovviamente. Una vetrina di moda: è ciò che Ines prova a fare dei piedi di ogni donna che indosserà le sue scarpe, il tutto grazie ai suoi studi in graphic design presso l’IADE di Lisbona combinati agli studi di moda e design del prodotto presso il London College of Fashion.
Raphaella Booz
RAPHAELLA BOOZ è tra i brand più prestigiosi presentati all’interno dell’Area International Designers, dedicata ai brand che si distinguono per il carattere fashion e cosmopolita. La designer brasiliana, sul mercato da quasi 50 anni, ha 25 negozi monomarca e oltre 1500 rivenditori. Per la prossima primavera/estate tinte pastello, e un mix di pelle e paglia la faranno da padrone. Scarpe che impazzano nel mercato asiatico e che in Europa non tarderanno a far breccia nel cuore di chi ad una scarpa ben congeniata non sa proprio dire di no, soprattutto se la fascia di prezzo si aggira intorno ai 150 euro.
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