Salone del Mobile 2014: 4 consigli per la tua casa
Dal Salone del Mobile i consigli di 4 designer per fare il make up alle stanze di casa
Direttamente dal Salone del Mobile 2014, quattro designer presentano i loro nuovi progetti e ti svelano come migliorare gli ambienti della casa in pochi step.
CONTEMPO+DESIGNER
Tommaso Caldera, classe 86, ha lavorato con lo studio Jonathan Olivares Design Research e nel 2013 apre il suo studio. Nel 2013 è nominato a New York per il Top Young Italian Designer Institute of italian Culture.
Per Contempo presenta Cross, un pouf insolito dalla doppia funzione di appendiabiti: un comodo accessorio che si ispira al servo muto degli anni 50. Realizzato in legno e tessuto, permette di sedersi anche in due.
Il mio consiglio per la stanza da letto: è forse la stanza più personale di tutta la casa, quella in cui ci ritiriamo, da soli o con la persona che amiamo. E' importante che sia un luogo in cui ci riconosciamo e in cui ci sentiamo a nostro agio. Nella camera da letto è fondamentale la luce, è l'ambiente in cui dobbiamo rilassarci la sera e risvegliarci la mattina, luce naturale e artificiale devono convivere alternandosi senza "lottare". Luci diffuse e spot con temperature di colore differenti devono creare degli angoli per ogni situazione: leggere, rilassarci, vestirci e lavorare.
INCIPIT+DESIGNER
Ilaria Innocenti, emiliana, è una delle fondatrici dello StudioMorinn, collettivo di creativi fotografi, designer grafici e architetti con base a Milano. Dopo aver disegnato tappeti, oggetti per la casa diventa anche art director per Karpeta, espone a Londra con il celebre atelier Mint e viene segnalata dalle riviste di design come talento da tenere d'occhio.
Per Incipit, laboratorio e bottega creativi, presenta la serie Muselet, ciotole dalle forme pulite. I contenitori in ceramica si arricchiscono di un filo di acciaio ramato che diventa maniglia.
Il mio consiglio per la cucina: Anche l'occhio vuole la sua parte: ogni volta che cucino un dolce mi piace ricercare il modo migliore per servirlo. Riempi la credenza di piatti e alzatine che vanno dal colore pesca al mirtillo per soddisfare sempre gli abbinamenti con i diversi ingredienti.
INFINITI +DESIGNER
Marcello Ziliani è designer e docente all’università di San Marino/IUAV. Ogni progetto per lui è come una speranza di volo e riuscire comunque a planare leggeri.
Per Infiniti ha disegnato la famiglia di sedute (sedia, poltroncina e divanetto) HUG, la cui forma accogliente simula un vero e proprio abbraccio. La scocca è realizzata in multistrato di faggio o di rovere.
Il mio consiglio per il bagno: L’ambiente domestico che mi intriga davvero è il bagno. Credo che la ragione risieda nella sua contraddizione permanente tra locale di servizio e tempio del corpo. E mi piace l’idea di provare a contaminare questo locale, nella nostra memoria lucidi sanitari chiusi in una scatola di piastrelle, con delle intrusioni estranee, per esempio una libreria verticale piena di volumi, piante e asciugamani, un vecchio banco da falegname un po’ sgarrupato a sostegno di due bacinelle in ceramica e, se ci sta, una poltrona a dondolo shaker.
ZAVA+DESIGNER
Enrico Azzimonti, dal 94 si occupa, oltre che di progettazione architettonica, anche di Industrial Design. Alcuni suoi lavori fanno parte della collezione permanente del Museu de les Arts Decoratives di Barcellona. Tra le molte collaborazioni, ha firmato molti oggetti di design legati al cibo e alla cucina come TVS, Lavazza e Fratelli Guzzini.
Per Zava crea Zack, una lampada da tavolo (con assetto alogena, ad incandescenza e a Led) con il copribulbo asportabile e la possibilita' di parzializzare l'intesita' della luce. La forma ricorda un elettrodomestico retro'. Se venisse a mancare la corrente, i led entrano in funzione e Zack diventa un' utlissima lampada di emergenza.
Il mio consiglio per la cucina: C come cucina, cucinare, cooperare in un luogo conviviale dove storicamente v'era il camino e ora la cappa. Ridurre i consumi e quindi gli sprechi, perfezionare la cottura, recuperare la convivialità. È ciò che accade oggi tra i giovani, meno interessati all'arredare in modo globale perché itineranti, stimolati dall'aver sdoganato l'utilizzo multidisciplinare degli ambienti, attratti dai potenziali sia funzionali che estetici degli strumenti
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