Ci eravamo lasciati con Mara Venier in prima fila all'Ariston nella serata finale di Sanremo che ha visto trionfare Angelina Mango e la sua "La noia": la conduttrice è un'ospite fissa della kermesse nonché volto di Domenica In, che all'indomani della finale, sempre da Sanremo, conduce uno speciale con tutti i cantanti. E questa edizione non ha fatto eccezione. Nella puntata dell'11 febbraio Venier ha coinvolto, come da tradizione, tutti i cantanti di Sanremo 2024 sia in interviste con giornalisti presenti sul palco e in momenti più leggeri. Ma del clima di festa che doveva celebrare uno dei Festival più riusciti e uno dei più grandi successi della Rai è rimasto, alla fine della puntata, poco o nulla.

L'arrivo di Ghali e di Dargen sul palco - nella sera della finale il cantante di "Onda Alta", per conquistare punti al Fantasanremo, era sceso in platea per baciare proprio "Zia" Mara - ha riaperto il dibattito già alimentato da entrambi gli artisti sul palco dell'Ariston. Quello di Dargen, che nelle sere del Festival ha ribadito il suo messaggio di accoglienza e inclusione parlando del dramma dei migranti, è stato bloccato sul nascere da Mara Venier dopo la domanda di un giornalista presente in sala. «Quello che gli immigrati immettono nelle casse dello Stato per pagarci le pensioni è più di quello che spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che andrebbero raccontate», ha detto l'artista prima di essere bruscamente interrotto dalla conduttrice con la frase: «Qui è una festa. Parliamo di musica!». E poi: «Sono domande importanti a cui bisogna rispondere in maniera dettagliata, ma oggi il tempo non ce lo abbiamo». Venier, prima di andare a nero e mandare la pubblicità, ha rimbrottato i giornalisti "colpevoli" di aver aperto il tema con la frase «Mi mettete in imbarazzo, non vi faccio tornare più».

xView full post on X

E già questo intervento è bastato per far gridare alla censura. L'arrivo di Ghali sul palco è finito però con l'essere ancora più controverso. L'artista, che nella puntata finale ha chiesto a gran voce il cessate il fuoco a Gaza come già fatto in diverse altre occasioni, sul palco di Domenica In è tornato sul messaggio dell'ambasciatore israeliano Alon Bar postato su Twitter contro le sue parole («Ritengo vergognoso che il palco del Festival sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile», recitava il tweet). «Mi dispiace che abbia risposto in questo modo, c'erano tante cose da dire. Ma per cosa altro avrei dovuto usare questo palco? Io sono un musicista: prima di salire su questo palco ho sempre parlato di questo fin da quando sono bambino» ha detto Ghali a una Mara Venier in evidente difficoltà. «È da quando ho 13-14 anni che parlo di quello che sta succedendo nelle mie canzoni. Sono nato grazie ad internet e non è dal 7 ottobre che ne parlo, questa cosa va avanti già da un po'. Il fatto che l'ambasciatore parli così non va bene, continua la politica del terrore, la gente ha paura di dire stop alla guerra, stop al genocidio, stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono viva la pace. Ci sono dei bambini di mezzo: quei bambini che stanno morendo». Mara Venier ha specificato di essere per la pace senza approfondire un argomento evidentemente troppo spinoso da gestire.

Alla fine della puntata, Mara Venier ha letto un comunicato stampa dell'AD RAI Roberto Sergio: «Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta». La conduttrice ha concluso: «Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro Amministratore Delegato Roberto Sergio». Una presa di posizione che non le è stata perdonata.

Mara Venier, infatti, dopo la lettura del comunicato e il trattamento riservato a Ghali e Dargen è finita al centro di una tempesta mediatica senza precedenti. Sui social si discute della frase, aggiunta in coda al comunicato dalla conduttrice, in cui Venier consacra le parole dell'AD Rai come ideologia popolare e diffusa dalla massa. Nei tweet contro la "zia Mara" la si accusa di servilismo, di non avere avuto il coraggio di dissociarsi dalla volontà aziendale evitando di leggere il comunicato e di aver aggiunto una chiusa che non rispecchia le idee della totalità degli italiani.

Dopo la lettura del comunicato e data la tempesta di commenti che l'ha investita, Mara Venier ha chiuso i commenti sotto ai suoi post.