C'è chi dice che il #MeToo sia stato superato, chi, come in Italia in questi giorni, continua a insistere che sia stata solo una messa in scena delle donne per ottenere visibilità. È chiaro, invece, che il problema delle molestie sessuali nel cinema è stato solo scalfito in superficie.

«Si uniscono tutti per salvare la faccia di Gérard Depardieu, Roman Polanski, Dominique Boutonnat. Li infastidisce, li infastidisce che le vittime facciano troppo rumore, preferirebbero che continuassimo a scomparire e morire in silenzio». Con queste parole l'attrice francese Adèle Haenel ha annunciato la decisione di ritirarsi dal cinema. Non le bastano le proteste, non vuole compromessi, ha scelto qualcosa di più radicale.

metoo l'attrice adèle haenel si ritira dal cinemapinterest
Francois Durand//Getty Images
Adèle Haenel mentre lascia la sala ai César contro il premio a Roman Polanski

«Ho deciso di politicizzare il mio ritiro dal cinema per denunciare la generale indulgenza del settore nei confronti degli aggressori sessuali e più in generale il modo in cui questo ambiente collabora con l'ordine mortale, ecocida, razzista del mondo così com'è», ha scritto l'attrice in una dichiarazione pubblica. Il suo è un gesto forte per «dare l'allarme» e denunciare l'industria cinematografica che, secondo l'attrice, strizza l'occhio agli aggressori sessuali mentre ostracizza le donne che si sono fatte avanti per denunciarli.

metoo l'attrice adèle haenel si ritira dal cinemapinterest
ABC/Getty Images//Getty Images
Haenel durante una manifestazione contro le molestie nel mondo del teatro

Haenel ha 34 anni, è stata nominata 7 volte ai Premi César e ne ha vinti 2: come migliore attrice non protagonista nel 2014 con Suzanne e come protagonista l'anno successivo con il film The Fighters - Addestramento di vita. Nel 2020 ha accusato il regista francese Christophe Ruggia di averla aggredita sessualmente quando aveva 12 anni ed è sempre stata molto vicina al #MeToo francese. Negli ultimi anni si è mostrata molto attiva nel difendere i diritti delle donne e delle minoranze prendendo posizioni ecologiste e anticapitaliste. Ce la ricordiamo tutti, sempre nel 2020, quando, durante i Premi César, ha abbandonato la sala urlando «La honte!» ("umiliazione in italiano) in segno di protesta per il premio a Roman Polański, accusato di stupro di una ragazzina di 13 anni con ausilio di sostanze stupefacenti.

Da allora, nonostante sia stata ingaggiata da una delle più grandi agenzie di Hollywood, non è più comparsa sul grande schermo: d'ora in poi Haenel continuerà la sua carriera nel teatro. «Non ho altre armi che il mio corpo, la mia integrità, e la cancel culture di me stessa», ha dichiarato, «voi avete il soldi, la forza e la gloria, ma non mi avrete più nemmeno come spettatrice. Mi annullo dal mio mondo. Me ne vado, mi chiudo nel mio lutto, mi unisco ai compagni che, come me, vogliono la dignità, non i soldi e il potere».