Il Natale o lo ami o lo odi. No, non ci sono le mezze misure e a dirlo sono le ricerche scientifche. Da un lato c'è chi sostiene che lo spirito natalizio risieda in una parte del tuo cervello, dall'altro c'è chi dice che se sei un Grinch un motivo (scietifico) c'è. Uno studio scientifico del British Medical Journal ha spiegato perché alcune persone amano follemente il Natale, definendo lo spirito natalizio come una sorta di cassetto che si trova nel cervello, pronto ad aprirsi alla sola vista del colore rosso. Ma non a tutti scatta qualcosa nel periodo festivo, anzi: se anche a te sembra di non sopportare il clima natalizio e dal 23 dicembre in poi ti trasformi nel Grinch, sappi che non sei affatto sola. La tentazione è quella di rifuggire ogni incontro, di rintanarsi in casa al caldo e di non vedere nessuno fino all'Epifania? La ragione è scientifica e risiede ancora una volta nel tuo cervello, lo spazio in cui si conservano i ricordi e le sensazioni. Se il Natale ti fa scattare la molla della nostalgia e della malinconia non devi sentirti sbagliata: è un'emozione che è un po' la somma delle tue esperienze pregresse ma anche un intreccio di meccanismi cognitivi che ti portano a sentirti inibita, quando intorno hai solo amiche che cominciano a incartare regali a novembre o bambini festosi.

Insieme allo psicologo e psicoterapeuta milanese Adriano Formoso abbiamo esplorato i meandri del cervello per scoprire da cosa parte la tua antipatia per il periodo festivo ma soprattutto come sopravvivere fino all'Epifania. Essere un Grinch in mezzo a tanti Elfi di Babbo Natale non è mai facile, ma puoi farcela!

Perché odi il Natale: la risposta è nella tua testa

Secondo il dottor Formoso le ricerche sullo spirito natalizio portati avanti negli anni come quella più attendibile pubblicata sul British Medical Journal spiegano molto bene la conformazione del cervello, con la sua zona deputata al piacere, che per alcuni si accende nel periodo natalizio. Quelli a cui questa molla non scatta si sentono inibiti dal provare piacere, soprattutto se è collegato ad immagini natalizie. La ragione è nel sistema “mesocorticolimbico” che è deputato alla sensazione di benessere e che in tanti non scatta per via di esperienze passate che hanno segnato troppo l'idea di Natale.

Jim Carrey In 'How The Grinch Stole Christmas'pinterest
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Sei un Grinch per davvero? Te lo dice l'identikit

Il dottor Formoso ha creato una sorta di identikit per capire se davvero lo spirito del Natale non ha bussato alla tua porta. I segni sono ben visibili: il perfetto Grinch crede che il periodo festivo sia un complotto di marketing e consumismo, con il rifiuto categorico di fare regali o riceverne. Shopping natalizio? Giammai! Le cene con i parenti poi, che di per sé non sono appetibili per nessuno, per il Grinch diventano una sorta di tradizione da cui fuggire a gambe levate.

Quali sono i meccanismi cerebrali che ci trasformano nel Grinch?

Secondo Formoso, amore e odio sono due facce della stessa medaglia che spesso condividono alcuni circuiti cerebrali. Le azioni che scattano dall'amore hanno sempre dei risvolti positivi e così anche quelle che nascono dall'odio, possono avere la stessa carica passionale (ma con esiti meno allegri). A livello cognitivo questo si traduce in uno stato di nervosismo e irritabilità che ti fa rifuggire da ogni pranzo di famiglia e incontro con gli amici per scambiarsi i regali.

Superare brillantemente le feste sei sei un Grinch: si può fare!

Non puoi semplicemente accendere la lampadina del Natale, se nel tuo cervello lo associ a sensazioni negative. Questo vuol dire che, se ti senti un Grinch, sarà difficile che la tua propensione a rilassarti durante le feste possa avere terreno fertile. Il consiglio dello psicoterapeuta per sopravvivere durante il periodo festivo e arrivare indenni al 7 gennaio è quello di saper tollerare chi ci sta intorno: una sorta di training alla resilienza, un allenamento che ti permette di resistere al turbamento e all'irritazione quando ti ritrovi catapultata in un clima troppo natalizio. Investire energie in attività che ti piacciono davvero e ti danno sollievo, anche se non sono necessariamente in Christmas mood, potrebbe essere la soluzione per non lasciarsi andare alla tristezza.