Diciamo subito una cosa: Black Panther - in uscita il 14 febbraio - è il film più socialmente/politicamente corretto dell’Universo Marvel e per nostra fortuna e anche il più audace.

Divertente, illuminante, ispirazionale… Di tutto e di più. Marvel non solo ha curato con attenzione i personaggi originali del Black Panther fumetto, ma ha voluto mettere direttamente in contatto pubblico con storia e ambito sociale in cui opera, ma ha sopratutto permesso ad attori e regista (Ryan Coogler) di apporre la propria firma ad una storia che per forza di cose sarà messo sotto la lente d’ingrandimento, con soggetti come stereotipi, speranza, colonialismo e razzismo.

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Black Panther

Dopo la morte del padre, visto nel precedente The Avengers, Chadwick Boseman (aka T’challa aka Black Panther) ritorna al proprio paese di Wakanda per prenderne il posto. Si nota immediatamente la grandezza di beni naturali e tecnologici del regno, una nazione versione afro-futuristica dove gli abitanti vivono tranquillamente, nascosti al resto del mondo.

Oltre a Boseman, in Black Panther ci sono anche Michael B Jordan (Creed), Lupita Nyong’o, Letitia Wright, Danai Gurira, Angela Bassett, Forest Whitaker e Andy Serkis. Li abbiamo incontrati a Beverly Hills per le interviste stampa e questa è l'intervista a Lupita Nyong’o.

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Lupita, breve cv per le nostre lettrici.

Sono nata in Messico e cresciuta in Kenya, etnia Luo, la stessa del padre di Barack Obama, e devo dire che grazie a perseveranza, dedizione e determinazione sono riuscita ad abbattere le barriere di razzismo e dei soliti stereotipi che ci sono ad Hollywood, non è stato facile, ma immaginatevi la mia soddisfazione quando ho vinto l’Oscar per 12 Anni Schiavo. È stato il film che mi ha aperto le porte, poi sono arrivati Il Libro della Giungla, la Regina di Katwe e sopratutto Star Wars, un film che adoravo da ragazzina, anche se devo dire che non c'erano icone come me, di pelle nera, al contrario di quanto troverete in Black Panther.

Che ruolo hai e come ti sei avvicinata alla Marvel?

Sono Nakia, una delle guerriere al servizio del re di Wakanda, stato fittizio africano, interpretato da Chadwick Boseman, il nostro Re. L'avevo visto con degli amici e mi era piaciuto un sacco, divertente, mi sono detto che avrei voluto fare parte di quel mondo.

Conoscevi il fumetto?

No, sono cresciuta guardando i cartoni animati Disney, da bimba il mio personaggio preferito era l'orso Baloo, e adoravo Mowgli, Però ci ho messo poco a familiarizzare con il fumetto, i personaggi e il regno di Wakanda. Onestamente ho sempre desiderato lavorare con Ryan Coogler, aggiungici che è il primo Supereroe nero della Marvel, un Re africano e che avevamo la possibilità di fare vedere una nazione degna della nostra storia.

Com'è stato lavorare con Ryan?

Bellissimo, è un regista intenso, gran lavoratore, concentrato 24/7, indefesso - lo si vede da quanta barba gli cresce giorno dopo giorno- ma anche un collaboratore, ti lascia spazio per suggerimenti ed interpretazioni. Era il nostro allenatore.

Raccontaci il tuo personaggio.

Nakia è una ribelle per natura, ma è completamente dedicata, fedele alla propria nazione. Anche se in conflitto con idee e azioni, non ti tradirà mai. Ad un certo punto del film, lei e il re T'Challa sono in lotta, contrari sulla direzione da prendere, ma non ti posso dire di più. Posso dirti che è stato facile calarmi nel suo spirito, nel suo senso di onestà e servizio. Anch'io sono completamente indipendente ma ho forti legami con la mia gente e un forte senso di responsabilità, di orgoglio.

Abbiamo visto nel trailer che Nakia è una guerriera, che tipo di training ha dovuto sostenere?

Intenso, ma ogni volta che mi sentivo sfinita, chiamavo lo spirito indomito del personaggio, mi collegavo a lei. Nakia è una donna che ha viaggiato per il mondo, che ha imparato diversi stili di combattimento, ha uno stile "misto", un po' street fight con esperienze di arti marziali diverse, tipo judo, jiu jitsu, judo Filipino muay Thai e anche dei passi di capoeira

Ultima domanda, che tipo di società volete rappresentare nel film?

Definitivamente l'universo Marvel, la società africana, nera, black. Una nazione fatta di re, regine e di guerriere (e ride!), una nazione che dovrebbe inspirare la nostra gioventù.

Black Panther è al cinema dal 14 febbraio.