Avvolte in una lunga vestaglia di seta rossa. Così Michelle Hunziker e Ambra Angiolini sono entrate nello studio di Cologno Monzese che ha ospitato il primo one woman show di Michelle Impossibile. Insieme hanno creato un momento intimo, tutto al femminile, che in poche ore è diventato virale. Perché sono riuscite a rendere pubblica la loro sfera più intima, raccontando i propri sbagli per rivendicare proprio il diritto di averli commessi. E così gli errori raccontati in prima serata da due donne che, nell’immaginario collettivo vivono un privilegio ben preciso, sono diventate le stesse ferite di milioni di persone.

«Quando iniziai a lavorare un agente del mondo dello spettacolo mi rifiutò dicendo che avevo il polpaccio grosso. Oggi ho capito che non avevo sbagliato lavoro, ma avevo sbagliato persona», è Michelle Hunziker ad aprire il dialogo. «Ho fatto l’amore per la prima volta a 18 anni con l’uomo sbagliato. Mi diceva che per rivederlo dovevo assolutamente dimagrire. Ho iniziato a vomitare, così sono diventata bulimica. Oggi vomito le persone sbagliate fuori dalla mia vita», risponde Ambra Angiolini. Un’emozione dopo l’altra che stupisce e commuove il pubblico. L’attrice si lascia andare a uno sfogo parlando di un tema a lei molto caro, la bulimia, protagonista anche del suo libro, In Fame. Non solo persone sbagliate sul lavoro, ma anche nella vita. Michelle e Ambra parlano di amori da dimenticare, violenti, nocivi: «Ho subito violenze fisiche, verbali e psicologiche, ho sbagliato ad accettarlo. Oggi aiuto gli altri a non commettere lo stesso errore», racconta la Hunziker, fondatrice - insieme all’avvocata Giulia Bongiorno - della Onlus Doppia Difesa che si dedica alla tutela delle donne.

instagramView full post on Instagram

Emanano un’energia unica e la consapevolezza verso quegli errori raccontati duramente le rende anche fiere e ironiche: «Io ho due ex mariti…», dice Michelle che, apertamente, ha rivelato di star soffrendo molto nel privato. Ambra ironica risponde: «Io ho visto te e non mi sono sposata». Una frecciatina dopo l’altra, alternando momenti di grande pathos per poi arrivare a creare un senso di unione comune perché tutti, nella propria vita, hanno sbagli da raccontare. E tra le tante parole, anche una carezza al mondo arcobaleno: «Mi hanno negato un ruolo molto importante in un film per la tv. Me lo ha negato perché in giro si diceva che ero lesbica. Perché ero socia di un circolo di cultura omosessuale. Oggi sono orgogliosamente protetta dalla mia famiglia rainbow», ha raccontato Angiolini. «Sono sicura che non mi lasceranno mai. Quelli che non mi hanno dato la parte hanno sbagliato di brutto. Non dovevano darmi il lavoro perché ero cagna, non perché ero lesbica». Hanno oscillato tra così tante tematiche che è stato facile identificarsi e radunare attorno a quelle parole un esercito di persone che hanno riconosciuto, in quegli sbagli raccontati, anche i propri.

Poi, a un tratto, al centro della scena non sono stati più gli sbagli, ma le paillettes. In una tutina scintillante Michelle Hunziker e Ambra Angiolini, hanno ballato libere da tutti quei pensieri nocivi che gli sbagli della loro vita hanno creato. «Tu sei una paillettes - dice Ambra all’amica Michelle - chissà quante paillettes ci stanno guardando. Le paillettes non può spegnerle nessuno perché basta un piccolo raggio di luce per farle illuminare. Nessuno può spegnere le nostre paillettes». E semplicemente ballando lanciano il più forte dei messaggi: siamo i nostri stessi errori e, nonostante le ferite ancora aperte, possiamo continuare a brillare e dobbiamo esserne, sempre, consapevoli.