Era il 1978 e per la prima volta, durante il Gay Pride del 25 giugno a San Francisco, veniva utilizzata la Rainbow flag. A idearla fu l’artista e attivista Gilbert Baker, la cucì a mano con l’aiuto di circa trenta volontari e presentava ben otto colori, ognuno emblema della simbologia New Age: sesso, vita, salute, luce, natura, arte, armonia e spiritualità. Da allora la bandiera si è trasformata diverse volte: da quella originale sono state eliminate due strisce, quella rosa e quella turchese e, di conseguenza, poi, sono nate altre e numerose bandiere per rappresentare ogni singolo membro appartenente alla comunità arcobaleno. Ecco perché oggi, in occasione del Pride Month, tenteremo di spiegarne alcune.

Dalla Rainbow Flag alla Progress Pride Flag

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La bandiera arcobaleno, quella che vediamo sventolare ai Pride, oggi, mostra 6 strisce. Da quella originaria nata a fine anni Settanta mancano due colorazioni: il rosa e l’azzurro. Ormai è la più diffusa ed è quella simbolica, utilizzata per ogni circostanza. La stessa bandiera, negli anni, ha subito due diverse modifiche. Nel 2017 la comunità di Philadelphia ha creato la More Pride Flag, conosciuta come More Colour. Qui troviamo due strisce nuove, una nera e una marrone per rappresentare le persone appartenenti alla comunità nera. L’anno seguente, invece, Daniel Quasar si dedicò alla realizzazione di una bandiera che includesse non solo le minoranze nella comunità nera, ma che rappresentasse anche quella transgender e lo fece aggiungendo colori come azzurro, bianco e rosa.

Transgender Pride Flag

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In questa bandiera troviamo i colori che tradizionalmente rappresentano i due generi, l’azzurro sempre accostato agli uomini, il rosa alle donne. In questo caso, al centro troviamo il bianco indispensabile, per questa bandiera, per rappresentare le persone in transizione. Questo simbolo venne creato dall’attivista Monica Helms nel 1999 e utilizzato per la prima volta solo l’anno seguente durante il Pride di Phoenix, in Arizona.

Genderqueer Pride Flag

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Qui ci troviamo davanti a una bandiera relativamente nuova, ideata nel 2011 da Marilyn Roxie; è la bandiera Genderqueer per chiunque ritenga che la propria identità di genere non combaci necessariamente con la dicotomia binaria maschio/femmina. In questa bandiera troviamo il lavanda - non a caso è il colore che nasce mescolando l’azzurro al rosa - che rappresenta l’androginia, il bianco per il genere neutro e il verde scuro per coloro che non rientrano nel genere binario.

Gay Pride Flag e Lesbian Pride Flag

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Entrambe le bandiere presentano sette strisce, quella in rappresentanza del mondo gay con tutte le sfumature del blu, quella lesbian con le sfumature del rosso e rosa. Molto simili nel genere, totalmente diverse nei colori, rappresentano il mondo gay con colori nettamente distinti.

Bisexual Pride Flag

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Con questa bandiera, per la prima volta, si diede visibilità anche alla comunità bisessuale all’interno del mondo arcobaleno. Venne pensata dall’attivista Michael Page nel 1998, suddividendola in tre colorazioni: la striscia magenta per rappresentare un tipo di attrazione verso lo stesso sesso, quella viola simboleggia l’attrazione verso entrambi i sessi mentre quella blu, l’attrazione verso il sesso opposto. “Per comprendere il simbolismo della bandiera dell’orgoglio bisessuale è bene sapere che i pixel viola del colore si fondono in modo impercettibile sia nel rosa sia nel blu, proprio come nel ‘mondo reale’, in cui le persone bisex si fondono in modo impercettibile sia nelle comunità gay / lesbiche sia in quelle eterosessuali“, spiegò il fondatore nel giorno della presentazione ufficiale.

Non-Binary Pride Flag

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Anche tutte le persone non binarie avevano bisogno di una propria bandiera e così, Kye Rowan, la ideò nel 2014. Qui includiamo identità di genere non binarie, troviamo quattro colori: il giallo, il bianco, il viola e il nero. Il giallo per chi si identifica al di fuori del binarismo maschio-femmina, il bianco per chi abbraccia più di un’identità, il viola è l’insieme del sesso maschile e femminile, mentre il nero rappresenta l’assenza di genere.

Le bandiere sono tantissime, ognuna con una sua storia, ognuna con i propri colori e la propria identità. Ci sono le bandiere che rappresentano l’orgoglio androgino, l’orgoglio aromantico, l’orgoglio asessuale, l’orgoglio demisessuale, l’orgoglio twink, l’orgoglio demigender e così via. Numerose e varie, nei colori e nei significati. L'importante è divulgare la parola dell'amore, combattendo l'odio e tutti i tipi di fobia che sono ancora troppo presenti nella nostra società. Felice Pride Month a tutt*!